Nel 2000 sono stati stampati due ottimi volumi, ricchissimi di illustrazioni, dal titolo The Spiritual Significance of Flowers — “Il significato spirituale dei fiori”. In essi (in particolare nel primo, il secondo contenendo soprattutto indici e glossari), sono stati raccolti i significati (corredati da bellissime foto) che Mère ha dato a quasi un migliaio di fiori.
Qui vorremmo concentrarci in particolare sulle specie coltivabili in Italia, cercando di offrire il più alto numero di informazioni possibile (soprattutto di ordine pratico, nate cioè dalla nostra diretta esperienza in materia).
Ma, anzitutto, desideriamo accennare — per quanti non lo sapessero — al perché e al come Mère ha dato un nome simbolico ai fiori.
I fiori sono, nel regno vegetale, speciali creature che posseggono una particolare qualità d’anima e, per usare le parole di Sri Aurobindo, la manifestano «mediante il silenzio e la bellezza». Ecco, potremmo dire che Mère ha reso più eloquente l’espressione della loro silenziosa bellezza.
Ma come è possibile cogliere la loro autentica e più profonda vibrazione? Lasciamo che sia Mère stessa a spiegarlo in modo sintetico: «Entrando in contatto con il fiore e fornendo un significato il più possibile preciso di quanto ho percepito… Entrando in contatto con la natura del fiore, con la sua verità interiore».
Abbiamo cercato di ordinare i fiori in base al loro periodo di fioritura, partendo dall’inizio dell’anno solare. Li elenchiamo secondo il nome comune conosciuto in Italia, offrendo poi nel link specifico tutta una serie di informazioni che vanno dal nome botanico al significato dato da Mère, fino a offrire consigli per la messa a dimora e il modo migliore per garantire loro un buon stato di salute. I fiori sono creature viventi (particolarmente sensibili, oltretutto!) e pertanto esigono rispetto e cura amorevole — come dice Mère: «I fiori sono estremamente ricettivi e sono molto felici quando si sentono amati».
Vi sono infine alcuni casi in cui Mère ha dato il significato alla pianta (e non al fiore): è quindi la pianta in sé (albero, arbusto o rampicante) a essere portatrice del senso.