di Loris Bailini
Questo breve scritto vuole essere d’augurio a tutti coloro che hanno problemi di rapporto con il loro fisico, perché ne riscoprano la bellezza, la gioiosità e l’importanza.
Se analizziamo il rapporto che la cultura del “mondo dell’età del ferro” ha con la fisicità non possiamo che rimanerne turbati. Il mondo moderno che si ritiene così libero ha in realtà incatenato il corpo fisico ad una serie di leggi di mercato che variano dal corpo “complemento d’arredo” al corpo “fonte del male”.
Nel primo caso il corpo deve essere bello, tonico e funzionale per poter essere utilizzato nel contesto sociale come mezzo per potersi muovere nelle regole che la società stessa impone per raggiungere i ‘premi’ che propone. Il manager per essere tale, deve essere sempre bello, scattante, giovanile e alla moda. Il corpo diviene così un oggetto, quando è una parte importante di noi che siamo un soggetto.
La seconda visione è nata da un modo errato di concepire la spiritualità per cui il corpo è male.
Quest’ultima è il frutto delle errate interpretazioni di alcune dottrine orientali o di certi movimenti iniziatici occidentali.
In realtà violenze e mutilazioni sul proprio corpo non hanno mai portato ad alcuna forma di Conoscenza o di vera ascesi.
Anzi il corpo è una potenza creata per conoscere e ascendere come il resto delle parti che ci compongono.
Non citerò i chakra in quanto più legati a una fisiologia sottile che ad una fisica, ma ricordo al lettore che è grazie a posture fisiche e a respirazioni (sempre operazioni fisiche) che questi fiori spirituali si dischiudono.
E che dire delle linee del Calligaris e dei punti in cui s’incrociano? Punti d’incrocio (come le linee di forza della Madre Terra) che se stimolati danno risultati sbalorditivi in diversi campi dell’esperienza umana.
Non a caso gli alchimisti hanno sempre detto che dal piombo si estrae l’oro, e il piombo è il metallo di Saturno, e per “Corpo Saturnale” (soprattutto nella Tradizione italica) si intende il corpo fisico.
In oriente il Buddha si è sempre opposto agli eccessi anti corporali, sono inutili, senza un corpo che ben funziona, vivo, generante energia, non si arriva a nulla.
Ma poi arrivare a cosa? Poiché è anche spirito oltre che materia, arrivare alla spiritualizzazione del corpo o alla corporizzazione dello spirito. E lo spirito non si fa carne laddove questa sia o un vuoto a rendere o un rifiuto da cui staccarsi velocemente.
Aggiungo che se è vero che il DNA, come molti sostengono, contiene ben più informazioni di quello che per ora si suppone, senza il sangue che le fa circolare nel corpo, certe intuizioni sarebbero impossibili. Dulcis in fundo, non è solo il sangue a contenere informazioni ancestrali, ma durante l’atto sessuale i corpi si scambiano nozioni attraverso i fluidi, che a seconda della sensibilità del ricevente possono essere recepite più o meno consciamente.
Quindi la demonizzazione del corpo o il suo svuotamento da ogni implicazione di tipo spirituale sono entrambe frutto di un modo di pensare disequilibrato che toglie uno dei principali strumenti per raggiungere la nostra consapevolezza.