NIKOLA TESLA

Tesla.jpg 

«La scienza non è nient’altro che una perversione
se non ha come suo fine ultimo
il miglioramento delle condizioni dell' umanità.»
Nikola Tesla

Nikola Tesla (Smiljan, 10 luglio 1856 – New York, 7 gennaio 1943) è stato un fisico, inventore e ingegnere serbo naturalizzato statunitense nel 1891.
Tesla è conosciuto soprattutto per il suo rivoluzionario lavoro e i suoi numerosi contributi nel campo dell’elettromagnetismo tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento. I suoi brevetti e il suo lavoro teorico formano la base del moderno sistema elettrico a corrente alternata, compresa la distribuzione elettrica polifase e i motori a corrente alternata, con i quali ha contribuito alla nascita della seconda rivoluzione industriale.
Negli Stati Uniti Tesla fu tra gli scienziati e inventori più famosi. Dopo la sua dimostrazione di comunicazione senza fili (radio) nel 1893, e dopo essere stato il vincitore della cosiddetta “guerra delle correnti” insieme a George Westinghouse contro Thomas Alva Edison, fu riconosciuto come uno dei più grandi ingegneri elettrici americani. Molti dei suoi primi studi si rivelarono anticipatori della moderna ingegneria elettrica e diverse sue invenzioni rappresentarono importanti innovazioni.
Nel 1943 una sentenza della Corte Suprema degli Stati Uniti gli attribuì la paternità dell’invenzione della radio, i cui brevetti (in realtà telegrafia senza fili) appartennero a Guglielmo Marconi dal 1904 al 1935 (anno in cui la Corte dei Diritti Americana, American Court of Claims, cominciò a invalidarne i brevetti). Avendo sempre trascurato l’aspetto finanziario, Tesla morì povero e dimenticato all’età di 86 anni.
La sua importanza fu anche riconosciuta nella Conférence Générale des Poids et Mesures del 1960, in cui fu intitolata a suo nome l’unità del Sistema Internazionale di misura della densità di flusso magnetico o induzione magnetica (chiamata anche campo magnetico).
Oltre ai suoi lavori nell’elettromagnetismo e nell’ingegneria, si ritiene che Tesla abbia contribuito in varia misura alla robotica, informatica, fisica nucleare e fisica teorica. I suoi ammiratori contemporanei arrivano al punto da definirlo l’uomo che inventò il XX secolo.
Tesla nacque in una famiglia serba di Smiljan vicino Gospic, nella regione della Lika, allora facente parte della Frontiera Militare dell’Impero austro-ungarico, oggi in Croazia. Studiò ingegneria elettrica all’Università tecnica di Graz. Durante gli studi si interessò agli impieghi della corrente alternata. Frequentò fino al primo semestre del terzo anno, non raggiungendo quindi il conseguimento della laurea. Seguì poi i corsi dell’Università di Praga per un’estate, studiando fisica e matematica avanzata. Si dedicò alla lettura di molti lavori, imparando a memoria interi libri grazie alla sua memoria prodigiosa. Tesla affermò, nella sua autobiografia, di avere avuto numerosi particolari momenti di ispirazione.
Fin dall’infanzia gli apparivano davanti agli occhi lampi luminosi accecanti (che interferivano sulla sua visione degli oggetti solidi), sovente accompagnati da visioni. Tesla stesso, nella sua autobiografia, dichiara che nell’età adolescenziale, quando era solo di notte, viaggiava in mondi sconosciuti e lontani, dove intraprendeva nuovi studi e conversava con individui che gli parevano reali come il mondo esterno. Egli stesso esclude che tali fenomeni siano state delle semplici allucinazioni. Nel buio poteva sentire l’esistenza di oggetti «come un pipistrello». Già all’età di diciassette anni, in seguito a questi fenomeni, egli scoprì di poter creare delle invenzioni nell’intimo della propria sfera psicologica, della propria mente, avendo l’immagine davanti a sé dell’invenzione compiuta, riuscendo a definire le eventuali modifiche che era necessario apportare senza ricorrere a disegni, progetti, modelli o esperimenti compiuti nel mondo esterno. E questo è sempre stato il metodo di lavoro di Tesla.
Nel 1881 si spostò a Budapest per lavorare in una compagnia dei telegrafi. Tesla divenne il responsabile elettrico dell’azienda e in seguito lavorò come ingegnere per il primo sistema telefonico ungherese. In quegli anni realizzò anche un dispositivo che, secondo alcuni, era un ripetitore o amplificatore telefonico, secondo altri invece potrebbe essere stato il primo altoparlante. Si trasferì quindi a Maribor, in Slovenia, dove lavorò come aiuto ingegnere.
Nel 1882 arrivò a Parigi per lavorare come ingegnere alla Continental Edison Company, progettando migliorie agli apparati elettrici. Nello stesso anno, Tesla ideò il motore ad induzione e iniziò a sviluppare diversi dispositivi che usavano il campo magnetico rotante, per i quali ottenne brevetti nel 1888.
Nel 1884, al suo arrivo negli Stati Uniti, Tesla aveva in mano poco altro che una lettera credenziale di Charles Batchelor, suo superiore nella precedente occupazione. In questa lettera, indirizzata a Thomas Edison, Batchelor scriveva: «Conosco due grandi uomini, uno siete voi, l’altro è questo giovane». Edison assunse Tesla nella sua azienda, la Edison Machine Works. I compiti di Tesla furono dapprima semplici ma rapidamente si occupò anche dei problemi più complessi all’interno dell’azienda; gli fu quindi proposto di riprogettare l’esistente generatore di corrente continua.
Edison si mostrò presto uomo meschino e avido, così Tesla lo abbandonò. Per un certo tempo, dovette lavorare come scavatore di fossati. Edison, tra l’altro, non volle mai studiare i progetti di Tesla riguardanti la corrente alternata polifase (cercò anzi di screditarli, con un atteggiamento anti-scientifico), essendo convinto che il futuro fosse la corrente continua. Tesla viceversa continuò a concentrarsi sulla corrente alternata.
Ecco un elenco di apparecchi elettromeccanici e principi sviluppati da Nikola Tesla:
- vari apparecchi che usano campi magnetici rotanti;
- il motore a induzione, trasformatori rotanti, alternatori ad alta frequenza;
- la bobina di Tesla, il trasmettitore d’amplificazione e altri mezzi per incrementare l’intensità di oscillazioni elettriche (incluso trasformazioni di scarica di condensatori e oscillatori di Tesla);
- sistema di trasmissione di corrente alternata elettrica per lunghe distanze (1888) e altri metodi e strumenti per trasmissione di potenza;
- sistemi per comunicazioni senza fili e oscillatori a radio-frequenza;
- robotica e la porta logica "AND";
- correnti di Tesla per elettroterapia;
- trasferimento di elettricità senza fili e l’effetto Tesla;
- il fenomeno dell’impedenza Tesla;
- il campo elettrostatico Tesla;
- principio di Tesla;
- bobina bifilare;
- telegeodinamica;
- isolazione di Tesla;
- impulsi di Tesla;
- frequenze di Tesla;
- scarica di Tesla;
- forma di commutatori e metodi di regolazione di terze spazzole;
- turbine di Tesla per acqua, vapore e gas e pompe di Tesla;
- iniettore di Tesla;
- compressore di Tesla;
- tubi a Raggi-X che usano il processo bremsstrahlung;
- apparecchi per gas ionizzati e "Caldi Fuochi di S.Elmo";
- strumenti per emissioni di grandi campi;
- apparecchiature per raggi di particelle cariche;
- strumenti per raggi ‘fantasma’;
- sistemi di luce ad arco;
- metodi per procurare livelli di resistenza estremamente bassi al passaggio di corrente elettrica (predecessore di superconduttività);
- circuiti per moltiplicazione di voltaggio;
- apparecchi per scariche ad alto voltaggio;
- strumenti per protezione dalla luce;
- VTOL aeromobili;
- teoria dinamica della gravità;
- concetti per veicoli elettrici;
- sistemi polifase.

Nel 1886 Tesla fondò una propria società, la Tesla Electric Light & Manufacturing. I primi finanziatori non erano d’accordo con Tesla sui suoi progetti per il motore a corrente alternata e alla fine gli tolsero il controllo della società.
Tesla lavorò quindi a New York come operaio generico dal 1886 al 1887 per guadagnarsi da vivere e mettere da parte risorse per i suoi progetti futuri.
Nel 1887 costruì il primo motore a induzione a corrente alternata senza attrito, di cui fece dimostrazione presso l’American Institute of Electrical Engineers nel 1888. Nello stesso anno, sviluppò i principi della sua bobina di Tesla e iniziò a lavorare con George Westinghouse nei laboratori di Pittsburgh della Westinghouse Electric & Manufacturing Company. Westinghouse ascoltò le sue idee per i sistemi polifase che avrebbero permesso la trasmissione di elettricità a corrente alternata lungo grandi distanze.
Nell’aprile del 1887 Tesla iniziò a investigare su quelli che in seguito sarebbero stati chiamati raggi X utilizzando i suoi tubi a vuoto a singolo nodo. Questo dispositivo differiva dai primi altri tubi a raggi X per il fatto che non avevano elettrodo bersaglio. Il termine moderno per il fenomeno prodotto attraverso questo apparecchio è bremsstrahlung (o radiazione di frenamento). Fin dal 1892 Tesla divenne consapevole di quelli che Wilhelm Röntgen successivamente identificò come effetti dei raggi X.
Il 30 luglio 1891, a 35 anni, ottenne la naturalizzazione a cittadino americano. Quello stesso anno Tesla creò un laboratorio nella Fifth Avenue a Manhattan, a New York. In seguito Tesla stabilì un altro laboratorio in East Houston Street, sempre a New York. Riuscì ad accendere, a distanza e senza fili, dei tubi a vuoto in entrambi i suoi laboratori, fornendo la prova delle potenzialità della trasmissione senza fili di potenza.
Alcuni degli amici più stretti di Tesla erano artisti; tra questi il direttore del Century Magazine, Robert Underwood Johnson, che aveva adattato diverse poesie del poeta serbo Jovan Jovanovic Zmaj (che Tesla aveva tradotto). Sempre in quegli anni Tesla fu influenzato dalla dottrina filosofica vedica di Swami Vivekananda.
Vivekananda fu il primo yogi a portare la saggezza vedico-upanishadica in Occidente. Nel 1893 si recò negli U.S.A. dove tenne una serie di conferenze che lo resero in breve molto celebre. Nikola Tesla lo incontrò personalmente e fu fortemente influenzato da lui, al pari di altri scienziati (Lord Kelvin, il prof. Helhotz, Sir William Thompson — nomi oggi poco noti, ma a quei tempi considerati fra i massimi rappresentanti del mondo scientifico).
Tesla, in seguito a questo incontro (che avvenne, a quanto pare, grazie alla mediazione dell’attrice Sarah Bernhardt, la quale stava portando in scena la vita del Buddha), prese a studiare il sanscrito e la filosofia indiana. Utilizzò anzi la terminologia sanscrita per meglio identificare le sue scoperte e i suoi studi; parole come akasha e prana sono particolarmente ricorrenti nei suoi appunti. L’utilizzo dei termini sanscriti che egli fece dimostra anzi una conoscenza e una capacità di penetrazione del significato delle singole parole, assai superiore e molto più preciso del senso conferito dagli indologi del suo tempo. Questo suffragherebbe l’affermazione di Anderson, il quale sosteneva che Tesla approfondì tali termini con lo stesso Swami. Quanto a Vivekananda, in una lettera scrive che Tesla fu molto impressionato quando lui gli spiegò il sistema analitico del samkhya e la concezione vedantina relativa all’equivalenza di materia ed energia: «Tesla fu entusiasta di ascoltarmi in merito al prana vedantico e all’akasha, come pure sui kalpa che, secondo lui, sarebbero in accordo con la sola teoria che la scienza moderna può sostenere. Tesla pensa di poter dimostrare matematicamente che forza e materia sono riconducibili all’energia potenziale.» (lettera del 13 febbraio 1896).
Tesla comprese che la terminologia sanscrita — e la sua filosofia — erano ottimi mezzi per descrivere il meccanismo fisico dell’universo. Inoltre, l’incontro con lo Swami rese Tesla particolarmente interessato alle scienze orientali.
In una delle sue conferenze, Vivekananda disse: «Mi è stato detto personalmente da una delle migliori menti scientifiche dei nostri tempi, che le conclusioni del Vedanta sono meravigliosamente razionali. Ho conosciuto uno di loro in particolare che non trova quasi tempo per mangiare o per uscire dal suo laboratorio, ma che mi ha confessato che starebbe ore ad ascoltare le mie conferenze sul Vedanta, poiché, per dirla con le sue parole, trattano di cose scientifiche e si armonizzano perfettamente con l’aspirazione dei nostri tempi e con le conclusioni cui la scienza moderna è giunta attualmente.» Con ogni probabilità, Vivekananda si riferiva a Tesla.
Tesla, come documentato da alcuni scambi epistolari con Lord Kelvin, studiò per anni, e in modo approfondito, il sanscrito e la filosofia indiana.

All’età di 36 anni, Tesla depositò i primi brevetti riguardanti il sistema energetico polifase. In seguito le sue ricerche sul sistema e sui principi del campo magnetico rotante. Tesla lavorò come vice presidente dell’American Institute of Electrical Engineers dal 1892 al 1894.
Dal 1893 al 1895 investigò sulle correnti alternate ad alta frequenza. Generò corrente alternata di un milione di volt usando una bobina di Tesla conica e investigò sull’effetto pelle nei conduttori, progettò circuiti regolatori, inventò una macchina per indurre il sonno, lampade a scarica di gas senza fili e trasmise energia elettromagnetica senza fili, costruendo con successo il primo trasmettitore radio.
A St. Louis, Missouri, Tesla diede una dimostrazione relativa alla comunicazione radio nel 1893. Rivolgendosi al Franklin Institute a Filadelfia, Pennsylvania e al National Electric Light Association, descrisse e dimostrò in dettaglio i suoi principi.
All’Esposizione Universale del 1893, la World Columbian Expositiondi Chicago, si svolse una fiera internazionale in cui per la prima volta fu dedicato un padiglione all'energia elettrica. Fu un evento storico dal momento che Tesla e Westinghouse introducevano i visitatori alla potenza della corrente alternata usandola per illuminare l’Esposizione. Furono esposti le lampade luminescenti di Tesla (progenitrici delle lampade neon) e i bulbi a singolo nodo. Tesla inoltre spiegò i principi del campo magnetico rotante e del motore a induzione dimostrando come far stare in equilibrio sulla punta un uovo fatto di rame durante la dimostrazione dell’apparecchio da lui costruito conosciuto come Uovo di Colombo.
Nel 1897 fece ulteriori ricerche sulle particelle radioattive e sulla radioattività che lo portarono a formulare la teoria di base sui raggi cosmici.
Giunto all'età di 41 anni, Tesla registrò il primo brevetto di base della radio. Un anno dopo, egli presentò all’esercito degli Stati Uniti un’imbarcazione radiocontrollata, credendo che almeno i militari avrebbero apprezzato apparecchiature come siluri radiocomandati. Egli sviluppò la “Art of Telautomatics”, una forma di primitiva robotica.
In seguito, nel 1898, egli fece una pubblica dimostrazione con una barca radiocomandata, nell’ambito di una mostra sull’elettricità al Madison Square Garden; utilizzò questa volta degli apparecchi con un innovativo coesore e una serie di porte logiche. Il comando radio a distanza rimase comunque una novità fino agli anni 1960. Nello stesso anno, Tesla inventò anche una “candela elettrica”, detta anche spark plug, per i motori a combustione interna a benzina.
Nel 1899 Tesla decise di trasferirsi per portare avanti le sue ricerche a Colorado Springs, nel Colorado, dove avrebbe avuto molto spazio per i suoi esperimenti sulle alte tensioni e le alte frequenze. Fin dal suo arrivo, egli spiegò ai giornalisti che stava conducendo degli esperimenti sulla telegrafia senza fili. Il suo diario contiene numerose spiegazioni delle sue congetture sulla ionosfera e sugli esperimenti sulle correnti telluriche del suolo, fatte di onde trasversali e onde longitudinali. All’interno del suo laboratorio, Tesla provò che la terra era un buon conduttore, e produsse dei fulmini artificiali (con scariche di milioni di volt, lunghe fino a 40 metri).
Lo scienziato indagò allo stesso tempo sull’elettricità atmosferica, osservando i segnali dei fulmini, catturati con i suoi ricevitori. Le riproduzioni di questi ultimi e dei suoi coesori dimostrano un inatteso livello di complessità (per esempio, modelli a elementi distribuiti, fattore Q, eliche, ritorno della radio frequenza, schemi di eterodina grezza e circuiti rigenerativi. Tesla dichiarò che a quei tempi stesse compiendo le sue osservazioni sulle onde stazionarie. Nel suo laboratorio a Colorado Springs, egli registrò alcune tracce di ciò che credeva fossero segnali radio extraterrestri; ciononostante i suoi pubblici annunci e i dati che aveva rilevato furono duramente respinti dalla comunità scientifica. Tesla aveva notato alcune misure di segnali ripetitivi dal suo ricevitore, che erano sostanzialmente differenti da quelli registrati durante i temporali e dal rumore terrestre. Nello specifico, egli ricordò più avanti che i segnali apparivano in gruppi di uno, due, tre e quattro scatti insieme.
Tesla ricercò vari modi di trasmissione di potenza e energia senza fili su lunghe distanze (per mezzo di onde trasversali, a meno estese e più immediate onde longitudinali). Egli trasmise nella banda delle frequenze molto basse (ELF) attraverso il terreno tra la superficie della terra e lo strato di Kennelly-Heaviside. Ricevette poi brevetti su transriceventi senza fili che sviluppavano onde stazionarie con questo metodo. Nei suoi esperimenti, egli fece dei calcoli matematici e computazioni basati sui suoi esperimenti e scoprì che la frequenza minima di risonanza della terra era approssimativamente di 6 Hertz. Verso il 1960 alcuni ricercatori confermarono che la frequenza risonante della cavità ionosferica della terra era di quell’ordine di grandezza (più tardi chiamata risonanza Schumann).
Tesla spese l’ultimo periodo della sua vita tentando di segnalare il pianeta Marte, ma solo nel 1996 Corum and Corum pubblicò una analisi dei segnali provenienti dalla magnetosfera di Giove, che indicavano una chiara corrispondenza tra la posizione di Marte a Colorado Springs e la cessazione dei segnali da Giove, nell'estate del 1899, quando lo scienziato era laggiù.
Tesla lasciò Colorado Springs il 7 gennaio del 1900: il suo laboratorio fu demolito e le sue apparecchiature vendute per pagare i debiti. Gli esperimenti compiuti in Colorado prepararono Tesla per il suo progetto successivo, la costruzione di un’infrastruttura per la trasmissione senza fili di potenza, che sarebbe divenuta meglio nota come Wardenclyffe. Gli fu assegnato il brevetto per i modi di incrementare l’intensità delle oscillazioni elettriche.
Nel 1900 Tesla iniziò a progettare la struttura chiamata Wardenclyffe Tower. Nel giugno del 1902, le operazioni nel suo laboratorio furono spostate da Houston Street a Wardenclyffe. Alla fine la torre fu smantellata come un rottame durante la prima guerra mondiale. I giornali del tempo etichettarono Wardenclyffe come la «follia di Tesla da un milione di dollari». Nel 1904, poi, l’ufficio brevetti americano cambiò la sua decisione, assegnando a Guglielmo Marconi il brevetto per la radio; fu allora che iniziarono le peripezie di Tesla per riottenere la paternità dell’invenzione. Il giorno del suo cinquantesimo compleanno, nel 1906, egli espose la sua turbina senza pale da 200 hp (150 kW) a 16.000 rpm. Tra il 1910 e il 1911 alla Waterside Power Station di New York, alcuni dei suoi motori a turbina furono testati fino a 5000 hp.
Dal momento che il Premio Nobel per la fisica fu consegnato a Marconi per la radio nel 1909, Edison e Tesla furono menzionati da un dispaccio di agenzia come potenziali candidati per condividere il Premio Nobel del 1915, giungendo a uno dei tanti incidenti diplomatici del Premio Nobel. I due scienziati rifiutarono di ricevere il riconoscimento se il collega l’avesse ricevuto e, comunque, nessuno dei due prese in considerazione l’opportunità di condividerlo. Dopo le polemiche, né Tesla né Edison presero il Nobel. Negli anni precedenti, solo Tesla sembrava essere stato candidato per il Premio Nobel del 1912, principalmente per i suoi esperimenti sulla messa a punto di circuiti che utilizzavano trasformatori a risonanza ad alta tensione e alta frequenza.
Intorno al 1916 Tesla andò in bancarotta, a causa dei suoi debiti arretrati con il fisco; viveva ormai in povertà. Dopo Wardenclyffe, costruì la Telefunken Wireless Station a Sayville, Long Island, ottenendo in parte i successi a cui voleva arrivare a Wardenclyffe. Nel 1917 la struttura fu sequestrata e abbattuta dai Marines, che sospettavano potesse essere utilizzata da spie tedesche.
Precedentemente alla prima guerra mondiale, Tesla iniziò a cercare degli investitori d’oltremare che finanziassero le sue ricerche. All’inizio del conflitto, egli perse anche i contributi che riceveva per i suoi brevetti europei. Terminata la guerra, Tesla, in un articolo del 20 dicembre 1914, fece numerose predizioni sui punti di discussione del primo dopoguerra. Egli credeva che la Società delle Nazioni non fosse un rimedio per i tempi e i problemi di allora. Negli anni successivi, lo scienziato divenne ossessionato dal numero tre: sovente si sentiva costretto a girare attorno a un palazzo tre volte prima di entrarvi, oppure voleva una pila di tre tovaglioli ben piegati intorno al suo piatto a ogni pasto, o altro ancora.
Nel 1917, all’incirca nel periodo in cui la Wardenclyffe Tower fu demolita dal nuovo proprietario perché il lotto di terreno acquistasse più valore, Tesla ricevette la più alta onorificenza dell’American Institute of Electrical Engineers.
Lo scienziato, nell’agosto 1917, fissò per primo i principi riguardanti le frequenze e i livelli di potenza per la costruzione di primitive unità radar. Nel 1934, infatti, Émile Girardeau, lavorando al primo sistema radar francese, affermava di aver concepito le apparecchiature «in accordo con le basi gettate da Tesla». Dagli anni venti, Tesla negoziò ripetutamente con il governo del Regno Unito per la costruzione di un sistema radar, affermando allo stesso tempo che erano stati fatti numerosi sforzi per catturare i cosiddetti “raggi della morte”. È opinione comune che la rimozione del gabinetto di Chamberlain pose fine alle trattative.
In occasione del suo settantacinquesimo compleanno, nel 1931, il Time Magazine gli dedicò l’intera copertina, ringraziandolo per i suoi contributi nel campo della generazione di energia elettrica. Tesla aveva ricevuto il suo ultimo brevetto nel 1928 per un apparecchio destinato al trasporto aereo, che rappresentava il primo esempio di aeromobile a decollo e atterraggio verticale. Nel 1934 poi scrisse al console del suo paese natale Jankovic un messaggio di gratitudine nei confronti di Mihajlo Pupin, che aveva dato il via a un programma di donazioni grazie al quale molte compagnie americane potevano supportare le sue ricerche. Tesla aveva però rifiutato i finanziamenti, preferendo vivere della sua modesta pensione iugoslava, continuando così i suoi esperimenti.
All’età di 81 anni, Tesla affermava di aver ultimato una teoria dinamica sulla gravità, commentando che essa «analizzava tutti i dettagli» e che sperava di presentarla al più presto al mondo. All’epoca di questo annuncio, le istituzioni scientifiche lo considerarono oltre i limiti della ragione; i più credevano che Tesla non avesse mai nemmeno sviluppato la teoria del campo unificato.
Il grosso di questa teoria venne sviluppato tra il 1892 e il 1894, durante il periodo in cui egli conduceva esperimenti elettromagnetici ad alta frequenza e alto potenziale e stava brevettando numerosi apparecchi per l'utilizzo di queste grandi fonti di energia. La teoria fu completata, secondo lo scienziato, entro la fine degli anni trenta: essa spiegava l’attrazione gravitazionale terrestre utilizzando principi di elettrodinamica che consistevano di onde trasversali (in piccola parte) e onde longitudinali (per la maggior parte). Ricordando il principio di Mach, nel 1925 Tesla affermava che «Non c'è nulla che sia dotato di vita — dall’uomo, che ha reso schiavi gli elementi, alla più agile creatura — in tutto questo pianeta che non oscilli durante una rotazione. Ogni volta che un’azione sia generata da una forza, anche infinitesimale, il bilancio cosmico viene alterato e il moto universale ne risente degli effetti.»

Tesla, riguardo la teoria della relatività di Albert Einstein, osservava che «la teoria della relatività, in ogni caso, è più anziana dei suoi attuali sostenitori. Fu avanzata oltre duecento anni fa dal mio illustre connazionale Ruer Boskovic, il grande filosofo che, non sopportando altre e più varie occupazioni, scrisse un migliaio di volumi di eccellente letteratura su una vasta varietà di argomenti. Boskovic si occupò di relatività, incluso il cosiddetto ‘continuum spazio-temporale’.»
Più tardi nella sua vita, Tesla fece alcune affermazioni di rilievo circa un'arma chiamata “teleforce”. In totale, i componenti e il funzionamento comprendevano:
1. Un meccanismo per generare una tremenda forza elettrica (questo, secondo Tesla, fu anche portato a termine).
2. Un dispositivo per intensificare e amplificare la forza sviluppata dal primo meccanismo.
3. Un nuovo metodo per produrre una disastrosa forza elettrica repellente, effettivo proiettore, arma dell’invenzione.
Tesla lavorò al progetto di un’arma ad energia diretta tra i primi anni del Novecento fino alla sua morte.
Nel 1937, egli compose un trattato intitolato “The Art of Projecting Concentrated Non-dispersive Energy through the Natural Media”, che riguardava fasci di particelle cariche, che fu pubblicato in seguito per cercare di illustrare una descrizione tecnica di una «superarma che avrebbe messo fine a tutte le guerre nel mondo». Questo documento, che si trova attualmente nell’archivio del Nikola Tesla Museum di Belgrado, descriveva un tubo a vuoto con un’estremità libera e un getto estremamente collimato di gas che permetteva alle particelle di uscire; il marchingegno includeva poi la carica di particelle a milioni di volt e un metodo per creare e controllare dei fasci non dispersivi di particelle attraverso la repulsione elettrostatica.
Tesla fece delle ipotesi di come le forze elettriche e magnetiche potessero distorcere, o addirittura modificare, il tempo e lo spazio e sulle procedure attraverso le quali l’uomo potesse controllare tali energie. Verso la fine della sua vita, rimase affascinato dalla teoria secondo cui la luce è formata sia da particelle elementari sia da onde, un postulato fondamentale già compreso nella fisica quantistica. Queste ricerche lo portarono all’idea di creare un ‘muro di luce’, manipolando in un certo modo le onde elettromagnetiche. Questo misterioso muro di luce dovrebbe consentire di alterare a piacimento il tempo, lo spazio, la gravità e la materia, e da questo rinacquero una serie di progetti di Tesla che sembrano usciti direttamente dalla fantascienza, come gli aerei antigravità, il teletrasporto, e il viaggio nel tempo.
La più singolare invenzione che Tesla ipotizzò è probabilmente la «macchina per fotografare il pensiero». Egli pensava che un pensiero formatosi nel cervello creasse una corrispondente immagine nella retina, e che l’impulso elettrico di questa trasmissione neurale potesse essere letto e registrato in un dispositivo. L’informazione immagazzinata, poi, potrebbe essere elaborata da un nervo ottico artificiale e visualizzata come immagine in uno schermo.
Un’altra invenzione teorizzata da Tesla è comunemente chiamata “macchina volante di Tesla”. Egli dichiarò che uno degli scopi della sua vita era quello di creare una macchina volante che potesse funzionare senza l’uso di un motore o ali, alettoni, propellenti o di qualsiasi fonte di combustione interna. Inizialmente, Tesla pensò a un aereo che avrebbe dovuto volare grazie a un motore elettrico alimentato da un generatore a terra. Con il passare del tempo, ipotizzò che questo aereo potesse muoversi in maniera interamente meccanica.
Tesla è ulteriormente conosciuto per l’invenzione di una speciale radio chiamata “Teslascope”, progettata con l’intenzione di comunicare con forme di vita extraterrestre di altri pianeti.

Tesla morì per un attacco cardiaco, solo, nel New Yorker Hotel, tra il 5 e l’8 gennaio del 1943, all'età di 86 anni. Nonostante avesse venduto i suoi brevetti sulla corrente alternata, egli era praticamente nullatenente e lasciò consistenti debiti. In seguito, nello stesso anno, la Corte Suprema degli Stati Uniti impugnò il suo brevetto numero 645576, riconoscendo lo scienziato come l’inventore della radio.
Il governo americano, alla sua morte, classificò i suoi scritti inediti come top secret. Uno dei documenti afferma che «furono ritrovati ottanta bauli in luoghi differenti, che contenevano trascrizioni e piani aventi a che fare con i suoi esperimenti.»

Negli anni centrali della sua vita, Tesla strinse una forte amicizia con Mark Twain, il quale trascorreva molto tempo insieme a lui, anche nel suo laboratorio.
Tesla non fu mai sposato. Era celibe e asessuale e sostenne che la sua castità era molto utile alle sue doti scientifiche. Si sa inoltre che egli era fisicamente contrario alla gioielleria, specialmente alle collane di perle e che era ossessionato dai piccioni: ordinava speciali semi per i volatili che nutriva nel Central Park, portandone alcuni nella sua stanza in hotel. Era un amante degli animali; spesso gioiva alla vista di una nidiata di gatti.
Tesla era anche molto severo circa l’igiene e la pulizia, in un periodo in cui un comportamento così estremo era visto come una stranezza. Era altamente meticoloso e organizzato, e spesso lasciava note e appunti per gli altri, per evitare di dover riorganizzare i suoi lavori.

Lo scienziato mise da parte il suo primo milione di dollari all’età di 40 anni, ma investì quasi tutti i suoi diritti d’autore sulle invenzioni future. Era completamente incurante della ricchezza materiale. Egli strappò addirittura un contratto con Westinghouse, che lo avrebbe reso il primo miliardario in dollari del mondo, in parte a causa delle implicazioni che questo avrebbe avuto sulla sua visione futura dell’energia libera, e in parte perché avrebbe escluso Westinghouse dagli affari, e Tesla non aveva alcuna intenzione di avere a che fare con i creditori.

Lo scienziato credeva che la guerra non poteva essere evitata finché la causa del suo ritorno non fosse stata rimossa, ma si opponeva alle guerre, in generale. Egli cercava di ridurre le distanze, come nella comunicazione per una miglior comprensione, così nei trasporti e nella trasmissione dell'energia, come un modo per stringere amichevoli relazioni internazionali.
Egli predisse che «un giorno l’uomo connetterà il suo apparato con i moti originari dell’universo... e le vere forze che spingono i pianeti sulle loro orbite e li fanno ruotare spingeranno i suoi macchinari.»

Tesla era un poliglotta. Accanto al serbo e al croato, conosceva perfettamente altre sette lingue: il ceco, l’inglese, il francese, il tedesco, l’ungherese, l’italiano e il latino.
Per il suo lavoro Tesla ricevette numerose lauree honoris causa da molti Atenei, tra i quali: Columbia University, Istituto Politecnico di Graz, Università di Zagabria, Istituto Politecnico di Bucarest, Università di Belgrado, Università di Brno, Università di Grenoble, Università di Parigi, Università di Poitiers, Charles University di Praga, Università di Sofia, Istituto Politecnico di Vienna, e Yale University.
Per i suoi meriti scientifici fu dato il suo nome all’unità di misura dell’induzione magnetica, il tesla.

«Mi chiamarono pazzo nel 1896 quando annunciai la scoperta di raggi cosmici. Ripetutamente si presero gioco di me e poi, anni dopo, hanno visto che avevo ragione. Ora presumo che la storia si ripeterà quando affermo che ho scoperto una fonte di energia finora sconosciuta, un’energia senza limiti, che può essere incanalata.»

Circa gli scopi che lo scienziato deve conseguire, disse: «L’uomo di scienza non mira ad un risultato immediato. Egli non si aspetta che idee avanzate siano immediatamente accettate. […» Il suo dovere è fissare i principi fondamentali per quelli destinati a venire dopo e indicare la strada.» E questo è accaduto spesso nella vita di Tesla, perché egli ha aperto la strada, nella creazione di importanti innovazioni, a uomini di scienza divenuti più rinomati di lui.

Tesla sosteneva l’esistenza, in natura, di campi energetici, di “energia gratuita” cui diede il nome di akasha. E attraverso l’akasha, si potevano trasmettere, ad esempio, altre forme di energia.
La convinzione dell’esistenza nell’universo di un’energia inesauribile e potentissima sorse in lui nell’età infantile.
Egli riteneva possibile, grazie a questo «pozzo di energia inesauribile», l’akasha, trasmettere energia elettrica a località lontane senza la necessità di ricorrere ai fili di conduzione elettrica, e quindi agli elettrodotti. In particolare, scoprì che la Terra, o meglio la crosta terrestre, era un ottimo conduttore di energia elettrica, dal momento che un fulmine che colpisce il suolo, crea delle onde di energia che si muovono da un lato della terra all’altro.
Egli istallò nel proprio laboratorio un’enorme bobina che aveva lo scopo di mandare impulsi elettrici nel sottosuolo, così da permettere il trasferimento di energia elettrica a lampadine poste a una notevole distanza.
Egli sosteneva che la zona dell’atmosfera terrestre posta a 80 km dal suolo, detta ionosfera, era fortemente conduttrice, e quindi poteva essere sfruttata per trasportare energia elettrica verso lunghe distanze. Ma era necessario risolvere il problema di come inviare segnali elettrici a una tale altitudine.

Ritornando a New York, Tesla scrisse un articolo di respiro futuristico sul Century Magazine, affermando la possibilità di catturare l’energia sprigionata dal sole e proponendo un «sistema mondiale di comunicazione» utile per comunicare telefonicamente, trasmettere notizie, musica, andamento dei titoli azionari, informazioni di carattere militare o privato senza la necessità, ancora una volta, di ricorrere ai fili.

Egli fu un uomo di scienza davvero genuino e globale, poiché la sua mente era impegnata solo nel processo di innovazione scientifica, mente era del tutto disinteressato alla produzione delle sue scoperte.
Questo era l’obiettivo che Tesla era sempre realizzato a perseguire nel suo lavoro di scienziato vero: poco spazio occupavano nella sua mente il tornaconto personale e il vantaggio economico.