Quello che Sri Aurobindo e Mère rappresentano
nella Storia del mondo,
non è un insegnamento (filosofico o, tantomeno, religioso),
ma un’Azione, una formidabile Rivoluzione,
una concreta riconciliazione fra Materia e Spirito.
Molti, erroneamente, fuorviati da taluni scrittori
male informati che si ostinano a inserire Sri Aurobindo
all’interno dei binari del cosiddetto ‘induismo’,
sono portati a crederlo un riformatore
della religiosità indiana — ma questa è una colossale
menzogna, possibile solo da parte di quanti
mai hanno approfondito la portata dell’Azione
di Mère e Sri Aurobindo
anche solo sotto il profilo meramente libresco.
Mère, d’altra parte, che Sri Aurobindo considerava
la sua compagna (e non la sua discepola, come i
maleinformati di cui sopra ignorantemente sostengono),
è nata a Parigi, da padre turco e da madre egiziana,
e per sua somma fortuna non ha mai ricevuto
alcuna formazione religiosa, né ha mai voluto
abbassare se stessa al livello religioso.
Qualche piccolo stralcio è sufficiente per fugare i dubbi,
invitando a un opportuno approfondimento.
Sri Aurobindo: Nella propria natura vitale e fisica resta qualcosa della propria religione ancestrale e di tanto in tanto sbuca fuori. Così per esempio i cristiani hanno l’abitudine di ritornare al loro cattolicesimo. Un francese — di cui mi sfugge il nome — ha provato ogni sorta di cose, buddhismo, occultismo tibetano, eccetera. Quando è stato informato da uno dei nostri discepoli che queste cose non hanno molta relazione con lo yoga, ha abbandonato ogni contatto ed è ritornato al cattolicesimo. Mio nonno, analogamente, ha incominciato con l’essere un Brahmo [ovvero un seguace del Brahmo-Samaj, movimento che predicava l’uguaglianza di tutte le religioni] e ha finito con lo scrivere un libro che proclamava l’induismo come la migliore religione del mondo!
3.2.1939