Nome botanico: Foenicum vulgare
Regno: Plantae
Divisione: Magnoliophyta
Classe: Magnoliopsida
Ordine: Apiales
Famiglia: Apiaceae
Il Finocchio selvatico è una pianta erbacea mediterranea.
Conosciuto fin dall’antichità per le sue proprietà aromatiche, la sua coltivazione orticola sembra che risalga al 1500.
Si distinguono le varietà di finocchio selvatico dalle varietà di produzione orticola (dolce).
Il finocchio selvatico è una pianta spontanea, perenne, dal fusto ramificato, alta fino a 2 metri. Possiede foglie che ricordano il fieno (da cui il nome foeniculum), di colore verde e produce in estate ombrelle di piccoli fiori gialli.
Seguono i frutti (acheni), prima verdi e poi grigiastri.
Del finocchio selvatico si utilizzano germogli, foglie, fiori e frutti (impropriamente chiamati semi).
La raccolta del fiore del finocchio selvatico avviene in Italia appena il fiore è aperto, normalmente a partire dalla metà di agosto fino a settembre inoltrato.
Il fiore si può usare fresco o si può essiccare, all’aperto, alla luce, ma lontano dai raggi diretti del sole, che farebbero evaporare gli olii essenziali.
Il significato dato da Mère a questo fiore è identico a quello conferito all’aneto (vedi), peraltro molto simile.
LUCE NEL SANGUE