NESSUNO USCIRÀ INDENNE

Agli inizi degli anni Novanta in una libreria, nascosto sotto una pila di libri nello scaffale meno in vista giaceva “L’Avventura della Coscienza”. Mi piaceva il titolo e solo per questo motivo l’ho messo insieme agli altri, non conoscendo nulla né dell’Autore né del tema trattato. Davanti alla cassa però l’ho messo da parte per risparmiare quelle poche lire. Sono uscito, ho percorso un centinaio di metri, mi sono girato e sono tornato ad acquistarlo… e da quel giorno niente è stato più come prima.
NESSUNO USCIRÀ INDENNE — come riportato nel primo volume dell’Agenda. Credo di non essere stato io a sceglierlo ma LUI a scegliere me.
Sempre alla ricerca di notizie  in internet, sono approdato (nel 2002) al gruppo di “Aditi”. E in un seminario scoprii la poca considerazione che Satprem riscuoteva.
La frase che mi colpì: «Quel paranoico attaccabrighe che litiga con tutti». Cercando di saperne di più realizzai che era argomento da evitare. Non ho più frequentato “Aditi”.
Sentire un giudizio così lapidario su un nome così importante mi ha disorientato perché Satprem ha sempre rappresentato per me lo strumento più puro di quella FORZA IN AZIONE che Sri Aurobindo e Mère hanno incarnato.
Ora, grazie alle informazioni contenute nel sito di aria nuova, sono più chiare alcune dinamiche… è uno scontro titanico tra le forze della menzogna e la Verità.
Sri Aurobindo stesso dice che la Verità è sempre l’ultimo rifugio della menzogna — come in Savitri:

La menzogna s’acquatta sempre nel seno della Verità.

La forza di Satprem è di non essere mai diventato ‘aurobindiano’, mentre è il punto debole di molti… volerlo diventare.
Un saluto particolare a te, Tommaso — riconoscente per il “lavoro “ che fai, condivido ciò che hai scritto —, a Mimmo Bua il cui nome l’ho sempre associato a quello di Satprem e a tutti gli altri, uomini e donne di buona volontà, che continuano il “lavoro” nel silenzio:
ogni bene

Mario Angelini
17 agosto 2007