Una spiritualità che non neghi la materia, ma che — al contrario — ne faccia il suo campo d’azione, ovvero che intenda utilizzare la Terra e l’universo fisico come base imprescindibile per una manifestazione dei poteri dello spirito, segue un procedimento troppo intricato e sottile per poter essere codificato in qualche ricetta o formula preconfezionata. A maggior ragione, sarebbe altamente riduttivo e banalizzante (oltre che ridicolo e presuntuoso) cercare di intrappolarla nel web.
Ci limitiamo pertanto a creare una serie di links che permettano al navigatore informatico di trarre qualche informazione utile (questo è perlomeno il nostro augurio), andando poi — se ne avverte il bisogno — a effettuare i dovuti approfondimenti al di fuori dell’oceano informatico.
Procedendo per gradi, un primo link riguarda un breve articolo di apertura, come primo assaggio:
Ma un chiarimento preliminare è d’obbligo, per sottolineare il fatto che questo tipo di processo non ha nulla a che fare con i dogmi delle religioni, con la trappola delle chiese (e delle istituzioni tout court), con la perniciosa abitudine di delegare ad altri (a una classe sacerdotale o di altro tipo) una esplorazione che abbiamo invece la gioia e il privilegio di poter effettuare di persona. Ci troviamo infatti di fronte a un cammino possibile unicamente per via sperimentale — vale a dire, percorrendolo di persona (per chi ne è interessato, ovviamente) senza preconcetti e a priori.
Consigliamo a questo punto — per entrare un po’ più nel vivo della questione — la lettura di un articolo esemplare scritto da Sri Aurobindo nei primi anni del XX secolo:
L’UOMO È UN ESSERE DI TRANSIZIONE
E non può certo mancare, subito dopo, qualche sagace e illuminante riflessione effettuata da Mère:
Un altro link introduttivo riguarda alcuni articoli monografici raccolti sotto un titolo unico, legati a personaggi che, per vie parallele ma autonome, hanno sviluppato ricerche dal vivo, utilizzando la propria pelle come solo laboratorio:
Chi è interessato a dare una piena e salda base filosofica all’argomento, crediamo che non potrebbe farlo in modo migliore che immergendosi nella lettura del più importante testo in prosa di Sri Aurobindo — The Life Divine (La Vita Divina) —, del quale abbiamo voluto realizzare una serie di schede sinottiche, capitolo per capitolo, consultabile in rete nella nostra collana PANDETTE — sezione aria nuova edizioni.
Mentre, per cercare di comprendere un poco come avviene, nella pratica, il processo di trasformazione sopramentale della materia, si può a questo punto procedere con la lettura di un articolo di presentazione dei diari personali di Sri Aurobindo, nei quali egli ha segnato per diversi anni le tappe della propria sperimentazione nei passaggi segreti della materia, del corpo:
Se poi si vuole scavare maggiormente in tali affascinanti diari prima di andare a compulsarli di persona, esistono una serie di articoli che abbiamo appositamente realizzato:
La continuazione del lavoro della trasformazione della materia che Sri Aurobindo ha incominciato, è stato affidato a Mère, la quale ha consegnato a tutti noi (grazie a Satprem che ne ha raccolto la registrazione delle conversazioni) un documento davvero portentoso che riporta con straordinaria forza e impareggiabile autenticità la sua singolare sperimentazione nel nostro futuro postumano:
E proprio dall’Agenda di Mère possiamo pregustare un estratto nel quale Mère fa il punto della situazione delicatissima in cui l’umanità si trova attualmente:
Mère ha potuto riferire gli sviluppi delle proprie sperimentazioni cellulari (“lo yoga delle cellule”, come lei stessa lo chiamava — un vero e proprio «cammino senza cammino») fino al 1973. In seguito, e fino al 2007, lo stesso Satprem ha effettuato una sua personale esplorazione nel corpo fisico:
E, per cogliere qualche indizio più preciso dai volumi che compongono questi diari personali, rimandiamo al seguente link:
Ecco. Questo è quanto di meglio siamo riusciti a fare per cercare di offrire qualche spunto di riflessione in rete. Per saperne di più occorre — in tutti i sensi! — uscire dalla rete.