Understood in its metaphysical sense,
Beauty is one of the manifestations of the Absolute Being.
Emanating from the harmonious rays of the Divine plan,
it crosses the intellectual plane to shine once again
across the natural plane, where it darkens into matter.
Jean Delville
Pittore simbolista belga (Louvain, 1867 - Forest-Lez-Bruxelles, 1953), Jean Delville era anche poeta, scrittore e critico d’arte; allievo di Jean-François Portaels, iniziò come pittore realista e espose per la prima volta a L’Essor nel 1885.
Pubblicò la sua prima poesia nel 1888 (nella rivista “La Wallonie”).
La sua opera risente dell’esoterismo e di un certo idealismo filosofico e perciò è dichiaratamente simbolista. Seguace della qabala e dell’ermetismo, fu membro della teosofia (nel 1910 divenne segretario della società teosofica belga), fervido ammiratore di Edouard Schuré e di Jiddhu Krishnamurti, discepolo dell’occultista rosacrociano Joséphin Péladan (dal 1892 espose nei Salons de la Rose-Croix esthétique).
In quello stesso anno fondò anche l’associazione “Pour L’Art” che riunisce la maggior parte dei simbolisti belgi. Nel 1896 organizza il primo Salon de l’Art idéaliste, concepito come una vetrina delle tendenze esoteriche e mistiche.
Nel 1895 vinse il Prix de Rome belga e si recò in Italia con la famiglia, dove dipinse L’École de Plato.
Tra il 1900 e il 1905 insegnò presso la School of Art di Glasgow in Gran Bretagna, dove le sue opere e le sue teorie si diffusero.
Nel 1924 fu nominato membro della sezione di Belle Arti presso l’Académie Royale del Belgio. Dal 1907 al 1937 insegnò presso l’Académie Royale des Beaux-Arts di Bruxelles e l’Académie di Mons. Platonico convinto, manifesta una precisa convinzione nella fusione del maschile e del femminile mediante l’amore assoluto e concepisce l’Arte come una forma de redenzione spirituale.
A partire dal secondo dopoguerra la sua opera venne ignorata, ma dal 1968 (dopo una mostra londinese, seguita da quella parigina del 1972), tornò a essere apprezzato. Il suo stile ha spesso qualcosa di inquietante, ma la sua capacità di proiettare sulla tela vivide impressioni di mondi soprafisici è davvero notevole e impressionante.