con testi originali a fronte
aria nuova edizioni
La collana Mantrica intende proporre al lettore alcuni testi di poesia contemporanea (XX e XXI secolo) in Italia pressoché sconosciuti, ma che hanno una forte valenza mantrica, nel senso che il loro dettato è altamente ispirato.
Erik e Vasavadatta sono gli ultimi due drammi lirici che Sri Aurobindo compose, entrambi risalenti al primo periodo del suo soggiorno a Pondicherry, nell’India meridionale, all’epoca colonia francese.
La traduzione in italiano di queste due opere drammaturgiche è stata realizzata dal poeta Tommaso Iorco, ed è in endecasillabi sciolti, specchiando così il testo originale (consultabile a fronte) che è in blank verse, quel celebre pentametro giambico sciolto che ritroviamo nei testi teatrali di Shakespeare (e in tutti i maggiori poeti anglosassoni).
Erik si riallaccia all’antica tradizione normanna, mentre Vasavadatta trae ispirazione da un racconto indiano. Entrambe le vicende sono incentrate sull’eroismo e sull’amore: Erik narra le imprese dell’omonimo re di Norvegia e del suo innamoramento della sorella di un re da lui stesso spodestato, Vasavadatta rievoca le gesta di re Udayana e i suoi tentativi di conquistare il cuore della figlia di un re suo rivale.
Storie d’amore parallele, benché poste in due contesti diversissimi (non solo dal punto di vista storico e culturale, ma anche e soprattutto psicologico), le quali si trovano però accomunate all’interno di quel ricco retaggio euroasiatico che nella visione poetica e nella coscienza di Sri Aurobindo trova una mirabile riunificazione.
Al pari dell’enigmatico sorriso della Gioconda, queste due opere di poesia drammaturgica celano misteri e significati reconditi, che il lettore scoprirà per gradi successivi, come si ammira il corpo di una dea mentre cadono uno dopo l’altro i veli che nascondono l’inebriante nudità delle sue forme.
Queste le caratteristiche tecniche dell’edizione:
- formato: cm. 15x21;
- pagine: 436 (stampa off-set);
- carta interni: usomano bianca-avorio da 100g (con una foto interna, in bianco e nero, di Sri Aurobindo, risalente al 1912);
- copertina: cartoncino lucido spessore mm. 4, verniciato;
- confezione: brossura filo refe.
La collana Mantrica si distingue dalla tonalità arancione della copertina (che in questo caso, come si vede dall’immagine riprodotta in alto, tende verso una tonalità di arancione scuro).
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