aria nuova edizioni
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La collana Eurasia è nata con l’intento di contribuire a approfondire la conoscenza delle nostre vere radici indoeuropee. Pertanto, nessun libro poteva iniziare meglio la serie di questo magistrale saggio sul più antico documento esistente della grande civiltà euroasiatica: il Rig Veda.
Sri Aurobindo, moderno Rishi, mette in luce il vero segreto della poesia rigvedica, offrendoci una chiave di lettura spirituale.
In questo libro possiamo trovare, tra le altre cose, suggestivi spunti di ricerca per rintracciare talune semenze vediche nella letteratura fiorita in tradizioni posteriori, quali quella vedantica o la mitologia greca. Come dice lo stesso Sri Aurobindo, «All’origine di tutte le tradizioni umane sussiste il ricordo del passato: Indra e il serpente Vritra, Apollo e il Pitone, Thor e i Giganti, Sigurd e Fafner, e gli dèi della mitologia celtica in reciproca lotta; ma è nel Veda che troviamo la chiave di queste immagini che nascondono la speranza o la saggezza di una umanità preistorica».
Inoltre, e soprattutto, nel misticismo vedico possiamo trovare alcuni elementi fondamentali per il futuro dell’uomo. «Una volta interamente riscoperto, si troverà che il segreto nascosto nei Veda formula perfettamente quella conoscenza e pratica della vita divina verso cui la marcia dell’umanità, dopo lunghe peregrinazioni nella soddisfazione dell’intelletto e dei sensi, deve inevitabilmente ritornare — ed è proprio nell’epoca attuale, negli slanci delle sue avanguardie, che si può ravvisare la tendenza crescente, per ora vaga e cieca, di ritornarvi» (Sri Aurobindo).
La traduzione di quest’opera, cui farà presto seguito il secondo volume, si è avvalsa di una équipe di traduttori formata da:
- Graziella Elia, docente di lingua e letteratura inglese;
- Marilde Longeri, poetessa e pubblicista;
- Marcella Mariotti, attrice e traduttrice;
- Giandomenico Bua, saggista e professore di lettere;
- Tommaso Iorco, poeta e sanscritista.
Queste le caratteristiche tecniche dell’edizione:
- formato: cm. 15x21;
- pagine: 336 (stampa off-set);
- carta interni: usomano bianca-avorio da 80g (con una foto interna, in bianco e nero, di Sri Aurobindo, risalente al 1915 ca);
- copertina: cartoncino Enso da 350g;
- legatura: brossura filo-refe.
La collana Eurasia si distingue dalla tonalità celeste della copertina.
[Eurasia è la nostra Collana di saggistica; termine coniato agli inizi del XX secolo dal famoso orientalista Giuseppe Tucci per sottolineare la stretta unità delle radici culturali esistente tra Europa e Asia nell’antichità precedente la guerra di Troia, la nostra collana intende focalizzare l’attenzione sulla necessità di una nuova riconciliazione fra Odisseo e Buddha, ovvero tra l’uomo d’azione e l’uomo dedito alla ricerca interiore. Svaraja e samraja, dominio di sé e del mondo circostante, costituiva il duplice obiettivo perseguito dai nostri antenati indoeuropei — ora che queste due tendenze dell’uomo, entrambe necessarie e legittime, sono state sviluppate separatamente nelle loro più estreme conseguenze in Oriente e in Occidente, è tempo di riconciliarle in una concezione globale dell’uomo, se non vogliamo essere travolti da una pseudo-globalizzazione selvaggia basata su meri principî economici].
Questa è la prima traduzione italiana di un testo di Sri Aurobindo realizzata sulla base dei testi originali avvenuta dopo quella lunga e meticolosa opera di revisione editoriale iniziata negli anni Ottanta, la quale ha condotto alla pubblicazione di una vera Opera Omnia (la precedente “Edizione del Centenario”, datata 1972, era ben lungi dall’essere esaustiva in tal senso). Ora, finalmente, disponiamo dei testi di Sri Aurobindo in quella che è la loro veste più integrale e precisa possibile. Su questa base possiamo quindi avviare delle traduzioni fedeli e pienamente mature.
Le traduzioni che Sri Aurobindo ci offre degli inni rigvedici presentano, nel testo inglese, i caratteri devanagari originali e la traduzione inglese. Nella nostra traduzione, insieme al devanagari, troviamo la traslitterazioni in caratteri romani, oltre ovviamente alla traduzione in italiano, che abbiamo voluto rendere in poesia (utilizzando l’endecasillabo), assecondando così alcuni esperimenti compiuti dallo stesso Sri Aurobindo, che intendeva tradurre tutto il Rig-Veda in poesia inglese. Inoltre, per ogni inno forniamo una serie di informazioni utili (soprattutto agli studiosi), quali l’autore dell’inno e il metro poetico utilizzato nell’originale. Alla fine del libro, inoltre, abbiamo voluto inserire un glossario di termini sanscriti. Non sempre, infatti, Sri Aurobindo offre la traduzione dei numerosi termini sanscriti che utilizza nei suoi scritti; l’Editore indiano risolve egregiamente il problema mediante la pubblicazione di un volume dedicato espressamente alla spiegazione dei termini sanscriti utilizzati dall’Autore, mentre noi abbiamo scelto di inserire un piccolo glossario al fondo di ogni singolo volume, assieme a una breve nota bio-bibliografica e una prefazione che collochi l’opera nel modo più completo possibile. Siamo in definitiva convinti di offrire un libro davvero unico, che tutti i lettori italiani affezionati di Sri Aurobindo (anche i conoscitori dell’inglese) dovrebbero conservare e consultare.
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ARTICOLI DI APPROFONDIMENTO:
SRI AUROBINDO E IL VEDA
(Sri Aurobindo)
MÈRE SUL SEGRETO DEI VEDA
(da L'Agenda di Mère)
IL SEGRETO DEI VEDA
(Satprem)
LEGGERE IL SEGRETO DEI VEDA
(Marilde Longeri)
IL RIG-VEDA E LA SOPRAMENTE
(CENTRO STUDI arya)
COME SRI AUROBINDO HA SCOPERTO IL SEGRETO DEI VEDA
(CENTRO STUDI arya)
FORUM
(a cura del CENTRO STUDI arya)
PRESENTAZIONE UNIVERSITARIA DE IL SEGRETO DEI VEDA
(a cura del CENTRO STUDI arya)