BREVI PROFILI BIOGRAFICI DI ALCUNI ARTISTI
CHE HANNO PRESO PARTE AI NOSTRI EVENTI TEATRALI
(in ordine alfabetico per nome)

ALBERTO CHICAYBAN

chicayban

Musicista nato a Niteròi in Brasile, inizia gli studi di pianoforte a 5 anni, per poi passare alla chitarra classica; studia composizione all’università di Minas Gerais e con il celebre compositore brasiliano Guerra-Peixe.
Nel 1974 fonda con Chico Moreira il Grupo Maria Déia, incide il suo primo disco e si esibisce in tutto il Sud-America, collaborando con musicisti quali Caetano Veloso, Ivan Lins, Sérgio Ricardo, Sidney Miller. Ha scritto colonne sonore per il cinema e la televisione, lavorando per varie emittenti, dalla brasiliana TV Globo alla giapponese TV Fuji di Tokyo. Trasferitosi in Italia nel 1993, si dedica a composizione e adattamento di opere musicali, e dirige un laboratorio di stimolazione musicale (una disciplina al confine fra arte musicale, pedagogia della musica e pratiche educative). Tra le sue numerose incisioni ricordiamo: Tango y Misterio e Piazzolla for Duets (entrambi con il fisarmonicista Roberto Daris), Jara: un puente para la memoria, e Amori bolivariani. Nel 2010 l’Ipanema Duo ha inciso la sua Pequeña Suite Brasileira (composizione concertistica per chitarra e flauto).

BRITTA OLING

Oling

Diplomata presso la Scuola dell'Opera Reale di Stoccolma, si è esibita in tutto il mondo con la prestigiosa compagnia di danza Cullberg Ballet diretta da Carolyn Carlson dove lavora con coreografi come Mats Ek, Ohad Naharin, Jiri Kylian, Philip Taylor e Per Jonsson. In seguito, si è esibita come solista nella compagnia Skanes Dance Theatre diretta da Patrick King. Tra il 2002 e il 2008 ha lavorato con l’Ensemble di Micha van Hoecke.
Tra i suoi spettacoli più significativi, Oxytoc Dance (1999) diretto da Patrick King, Cleopatra (2001) diretto da Tommaso Iorco con musiche live di Umberto Petrin, oltre a essere stata solista e assistente alle coreografie nell’opera Ifigenia in Aulide (2002) diretta da Riccardo Muti.
Come coreografa, segnaliamo Percussioni e Tango (2005) in collaborazione con Wiebe Moyes; Vis Volans (2011), con le musiche di Giorgio Gaslini. Ha lavorato anche per la televisione in varie trasmissioni (segnaliamo in particolare lo show di Massimo Ranieri Siete tutti invitati, coreografie di Franco Miseria) e insegna in varie accademie di danza.

CRISTIANA CANDELLERO

candellero

Inizia la sua formazione di danzatrice dedicandosi parallelamente allo studio del pianoforte (ottiene il diploma presso il conservatorio “G. F. Ghedini” di Cuneo). Approfondisce la sua ricerca coreutica in Italia e all´estero, frequentando maestri di diversa provenienza fra i quali Elizabeth Corbett, Inaki Azpillaga, Andrew de L. Harwood, Frey Faust, Joe Alegado, Ivan Wolfe, Michele Abbondanza, Antonella Bertoni, Julie Anne Stanzak.
Dopo alcune esperienze in programmi televisivi RAI (1989 “Fantastico” Rai 1; 1991 “La Vela d’Oro” Rai 2; 1992 “Avanspettacolo” Rai 3), prosegue il suo percorso di danzatrice in produzioni teatrali, dedicandosi parallelamente all´attività di insegnante e coreografa. Nel 1992-1993 è solista nella compagnia di danza di André de la Roche. Nel 1993-1994 è coreografa per la compagnia Best Ensemble. Nel 2006 ha apportato alcuni significativi contribuiti alla cerimonia di chiusura dei Giochi Olimpici Invernali di Torino. Nel 2009 ha iniziato a lavorare per un 'work in progress' di teatro-danza intitolato Generazione Piccole Donne.

DAVIDE MONTEMURRI

montemurri

Attore di buona levatura uscito dalla scuola di Orazio Costa, anche se un po' fragile, scostante e irascibile di temperamento, negli anni Cinquanta riuscì a imporsi all'attenzione del pubblico interpretando sceneggiati come L'idiota, La domenica ci si riposa, Tom Jones, e drammi come Tre sorelle, I Giacobini, I fratelli Karamazov.
È stato interprete di numerosi spettacoli teatrali di autori classici e moderni, da Vittorio Alfieri a Gabriele D'Annunzio, da Shakespeare a Cechov, da Tasso a Pirandello.
A partire dagli anni Sessanta si dedicò alla regia, mettendo in scena per lo più commedie leggere e, più raramente, testi della tradizione classica con Giorgio Albertazzi quale primo attore e Anna Proclemer quale prima attrice.
Ha inoltre diretto un film televisivo per la Rai, Anna dei miracoli, nel 1969, riscuotendo un vasto successo.
In vesti di documentarista ha realizzato tre lungometraggi: Sri Aurobindo o l’avventura della coscienza (Rai, 1972), L’uomo dopo l’uomo (film-intervista a Satprem, 1981) e Shakti (1990).

FRANCO MEZZERA

mezzera

Dopo alcune apparizioni in film degli anni cinquanta, per libera scelta ha voluto essere attivo quasi esclusivamente in ambito teatrale.
Ha lavorato per diversi anni nella compagnia teatrale di Luca Ronconi, alternando ruoli drammatici a irresistibili ruoli comici, in cui parte importante giocavano la sua fisicità debordante (ma di sorprendente agilità), la maschera facciale e la voce imponente e grave.
Nell’ultimo periodo della sua vita ha recitato in tre spettacoli particolarmente importanti: L'uomo difficile di Hugo von Hofmannsthal, Gli ultimi giorni dell'umanità di Karl Kraus e La pazza di Chaillot di Jean Giraudoux.
Nella sua carriera figurano anche interpretazioni al Piccolo Teatro di Milano negli anni Settanta, allo Stabile di Bolzano e allo Stabile dell'Umbria negli anni Ottanta. Negli ultimi anni ha pure interpretato Pirandello e Euripide in spettacoli particolarmente intensi e toccanti diretti da Massimo Castri per il Teatro Stabile dell'Umbria. Si è spento mentre si trovava in trasferta per la preparazione di un nuovo spettacolo teatrale.

GAIA SCUDERI

scuderi

Danzatrice e coreografa, si avvicina alla danza classica e moderna all’età di 6 anni; tra i suoi insegnanti, ricordiamo Antonietta Daviso, Susan Sentler, Marinella Salerno, Angela Mugnai. Nel 1990 studia danza medio-orientale con Kassim Bayatly e Roberta Bongini; poi, a seguire, studia modern jazz con Rosanna Brocanello, modern con Daniel Tinazzi, flamenco con Laura Torricini e Claudio Javarone. Dal 1994 si esibisce in festival teatrali di livello internazionale e mondiale, emittenti (nazionale e private), partecipa a spettacoli di vario genere data la sua versatilità artistica in qualità di danzatrice: spettacoli teatrali, opere liriche, concerti di musica classica, sacra, etnica, video-clip musicali. Si è esibita in tutta Italia, in Germania, Belgio, Lussemburgo, Spagna, Siria.

MAITRYEE MAHATMA

Maitryee

Danzatrice di Kathak, originaria del Bengala, ha iniziato gli studi di danza all’età di 10 anni con Sri Surabhi Nandi, per poi approfondire la tecnica con Srimati Sikha Khare e Srimati Sharmila Sharma. Infine, ha perfezionato il proprio stile, la propria espressività e la padronanza del ritmo con il grande maestro Kathak Pandit Birju Maharaj, nella cui compagnia di danza si è esibita a lungo in India, dove ha studiato presso lo “Sri Aurobindo International Centre of Education”.
Attualmente risiede a Marseille e si esibisce in tutta Europa accompagnata dai migliori percussionisti: nel Kathak danza e ritmo costituiscono infatti un tutt’uno inseparabile. Ha partecipato al Festival di Lille, al Festival di Teramo e al Gran Festival di Marseille. Pur avendo la massima cura a preservare le proprie radici, ama esplorare altre espressioni coreutiche mediante la collaborazione con danzatrici di estrazione classica occidentale e orientale, come Karine Saporta e La Rubia de Jerez. Nel 2004 ha lavorato con Pandit Pratap Pawar per registrare una memorabile sequenza di danza nel film One Dollar Curry, regia di Vijay Singh.

MARCELLA MARIOTTI

Marcella Mariotti

Attrice teatrale, ha debuttato nel 1968 al Piccolo Teatro di Milano e ha lavorato sotto la direzione di diversi registi teatrali, come Giorgio Strehler, Franco Zeffirelli, Davide Montemurri, Klaus Grüber, Tommaso Iorco, mostrando grande versatilità e talento.
Tra i suoi spettacoli più importanti, ricordiamo Processo di Giovanna d’Arco a Rouen di Brecht/Seghers (1968), Interpretazione di Dubcek di Luigi Preti (1973), Il migliore dei mondi di Menato/Argiuna (1993), per arrivare a una serie di spettacoli sotto la direzione di Tommaso Iorco che segnano per lei l’approdo più maturo della sua arte teatrale: L’avventura della coscienza e della gioia (1991), La luce della memoria (2003), L’aurora di una nuova specie (2005) e, sopra tutti, Magna Mater (2000), una lunga e ricchissima partitura di azioni fisiche che le permette di esprimere al meglio la propria fisicità e le proprie doti vocali e canore.
Ha lavorato anche come attrice televisiva (Un’Avventura della Coscienza, 1972; La memoria e il perdono, 2001) e cinematografica (La meglio gioventù, 2003; Deauville, 2012).

MARCO TESTORI

testori

Consegue presso il Conservatorio “G. Verdi” di Milano il diploma in organo e composizione organistica sotto la guida di E. F. Galliera e il diploma in violoncello sotto P. Beschi. Dopo aver seguito corsi di perfezionamento con J. Goritzky, M. Flaksmann e E. Bronzi intraprende l’approfondimento della musica antica studiando presso “Schola Cantorum Basilensis” con C. Coin. Inizia la collaborazione con diversi gruppi tra cui La venexiana, Ensemble Arcadia Basel, Ensemble Baroque de Limoges, Cappella S. Petronio, Ensemble Arte-Musica, e incide per le case discografiche Opus 111, Dulcimer, Naxos, Naïve, Amadeus e Stradivarius. Dal 1994 è primo violoncello dell’ensemble il Giardino Armonico, partecipando ai maggiori festival internazionali e esibendosi nelle sale più importanti del mondo (e incide per Teldec). È membro del gruppo I Barocchisti ed è attivo anche in campo corale in qualità di compositore e direttore del coro Convivia Musica. È componente dell’ensemble Concert sans Orchestre e collabora con il pianista Pierre Goy. Ha registrato inoltre per la Radiotelevisione Italiana, RTSI, Bravo TV Canada, Antenne 2 France.

MARTA FUMAGALLI

fumagalli

Mezzosoprano, ha studiato presso il Conservatorio “G. Verdi” di Como, sotto la guida del soprano Cristina Rubin e, in seguito, si è perfezionata con Roberto Balconi. Ha al suo attivo numerose collaborazioni con importanti formazioni strumentali e vocali (tra gli altri: Ghislieri Choir & Consort, Il canto di Orfeo, La Venexiana, La Divina Armonia, Canone Inverso, Dolce e Tempesta, Fondazione Arena di Verona, Carlo Coccia, Amadeus, Nova et Vetera, Les ésprits animaux, Voix Célestes, ArteViva, Milano Classica), con le quali si esibisce regolarmente in qualità di solista in prestigiosi Festival in Italia e all’estero. Ha inciso per Glossa, Sony Music e Amadeus.

MIGUEL ANGEL ACOSTA Y LAUTARO

miguel

Importante musicista della tradizione andina, da anni lavora e vive in Italia. La sua caratteristica, oltre a essere un fedele e originale interprete dei classici, è di essere un novatore della tradizione compositiva del folk a cui si ispira, creando un ponte ideale con il passato della sua terra.
Collabora con gli “Umami” — gruppo fondato in Italia — che ha saputo, in modo encomiabile, diffondere la tradizione andina.

Aperto a ogni collaborazione che possa aiutare la comprensione della musica latinoamericana, ha lavorato con numerosi musicisti di diversa estrazione, fra i quali Stefano Giacone e Oscar Torres.
Nel 1994 ha partecipato allo spettacolo Tango delle Ore Piccole, insieme alla Compagnia del Teatro Nuovo di Torino, interpretando musiche di Carlos Gardel.
Ha inoltre contribuito notevolmente a diffondere la musica e la poesia di Atahualpa Yupanqui, il più noto cantautore folk argentino. E ha realizzato lo spettacolo Milonga por El dedicato al cantautore uruguaiano Alfredo Zitarrosa.

OSCAR ROBERTO CASARES

oscar

Argentino (di Buenos Aires), ha effettuato gli studi musicali con Maria Luisa Anido, Monina Tovara, Jorge Tsilicas, presso il Conservatorio Nazionale of Musica Carlos Lopez Buchardo.
Con suo fratello Luis ha formato il “Duo De Guitarras De Los Hermanos Casares”. Il celebre compositore Juan Jose Ramos (allievo di Manuel de Falla), scrisse per loro la Suite Argentina.
Si è dedicato alla creazione di tre nuovi tipi di chitarra e ha creato composizioni e arrangiamenti (Mozart, Guastavino, Piazzolla, Albeniz, Vivaldi, Turina...) per tale formazione cameristica.
Ha inciso le colonne sonore dei film El Rigor del Destino e La Noche de los Lapices. Ha realizzato il disco Tango Suite di Astor Piazzolla con Edoardo Catemario e il flautista Roberto Fabbriciani. A Tokyo, nel 1999, registra l’album Tango Argentino y Astor Piazzolla. Con il violoncellista Erika Patrucco registra Birdtango e Un Tango para Milonguita.
In Italia fonda il trio “Cuerdas del Plata”. Il chitarrista classico Flavio Cucchi ha inciso alcune sue composizioni.

PATRIZIA CREPALDI

crepaldi

Si diploma alla Royal Academy of Dancing di Londra e perfeziona la tecnica classica presso l’Accademia di danza Heinz Bosl Stiftung di Monaco con maestri di fama internazionale come Olga Lepiscinskaja (Teatro Bolshoi) Liuba e Pero Dobrievitch (Ballet du XX Siecle di Maurice Bejart) e Konstanze Vernon (Staatsoper). Ha collaborato (dal 1990 al 1997) con la compagnia di danza Teatro di Torino diretta da Loredana Furno interpretando ruoli solistici in diverse produzioni di danza classica (La Bella Addormentata, Giselle, Il Lago dei cigni, Coppelia) e di danza contemporanea, lavorando con coreografi quali: Luciano Cannito (Faust), Jozef Tari (Diafragments), Loris Petrillo (Romeo e Giulietta), Susanna Egri (Il noce di Benevento), Loris Gai (Orfeo, Pulcinella, Bottega Fantastica, Amo le rose che non colsi) J.Pierre Martal (Serata Rossini), Nina Watt (There is a time... di Josè Limon). Ha fatto parte, per circa un anno, della compagnia di danza Balletto Italia diretta da Carla Perotti dove ha rivestito ruoli solistici nelle produzioni della compagnia (Giselle, Paquita). Nel 2007 è stata insignita con il premio 'Coreografa del III Millennio'.

PIER PAOLO CAPPONI

capponi

Attore di cinema, teatro e televisione, particolarmente prolifico nella seconda metà degli anni '70, spaziando dal genere impegnato a quello leggero, dalla commedia al drammatico e prendendo parte a numerosi sceneggiati Rai. Esordisce a 27 anni nel film Un uomo a metà (1965) di Vittorio De Seta e percorre un'ascesa di carriera che lo porta a essere protagonista versatile a polivalente: nel cinema d'impegno in Uomini contro (1970) di Francesco Rosi, e Il gatto a nove code (1971) di Dario Argento; nel cinema leggero è protagonista in commedie erotico-conventuali: Le monache di Sant'Arcangelo (1973) di Domenico Paolella, dove interpreta un Don Carlos in chiave di seduttore di suor Isabella (Ornella Muti); e La badessa di Castro (1974), dove la monaca è suor Elena (Barbara Bouchet). Con il passaggio dagli sceneggiati alle fictions, lavora in televisione in Io e il Duce (1985) e La Piovra VI (1992), mentre nel cinema continua a lavorare con grandi registi italiani, dai fratelli Taviani a Nelo Risi. Come sceneggiatore ha lavorato nel 1976 al film Don Milani di Alfredo Angeli. Giunto in età di pensione, si è ritirato dalle scene.

SABRINA CAMERA

camera

Inizia gli studi di danza classica a 8 anni con Evry Trimboli Massa e a 12 viene accolta al corso di perfezionamento della scuola Mudra di Maurice Béjart. Inizia la sua carriera con coreografie di Susanna Beltrami, Hans Van Manen, Jiri Kilian, Paola Olivieri. Dal 1992 al 1996 è danzatrice e coreografa a Zurigo nella Compagnia Movers in tour internazionali. Fra le collaborazioni italiane, si segnala Franco Miseria, Mario Torella Di Romagnano, Giulia Gussago, Paolo Zenoni, Roberto Lun, Giuseppe Parente. Al Teatro alla Scala di Milano partecipa a numerose produzioni, con le regie di Gram Vich, Giorgio Strehler, Liliana Cavani, Keita Asari, Robert Carsen, Giancarlo Cobelli. Viene scelta anche come interprete di video musicali di Antonacci, Sting, Zucchero. Si dedica all'attività di coreografa per produzioni teatrali e per l'opera lirica, come nel Trovatore in coproduzione col Teatro Sferisterio di Macerata e Toulouse Lautrec con Carlo delle Piane per la regia di Walter Manfrè. Dal 2000 collabora con Milton Fernàndez, in diversi progetti, come La Vita Facile e Guitarra Negra. Dal 2009 collabora come danzatrice e coreografa al Teatro No'hma.

SOORAJ SUBRAMANYAM

Sooraj

Danzatore originario della Malesia, dove studia gli stili indiani Bharatanatyam e Odissi (ai quali presto aggiungerà il Kathak) presso il Sutra Dance Theatre, parallelamente alla danza occidentale (classica e moderna). Trasferitosi in Australia, si specializza presso la Western Australian Academy for Performing Arts e diventa co-direttore della Mudhra Dance Company. Dal 2007 inizia a collaborare con lo Srishti Nina Rajarani Dance Creations di Londra. Da alcuni anni vive in Belgio, ma si esibisce in tutto il mondo, godendo di larga fama internazionale e partecipando ai più prestigiosi festival mondiali. Tra le sue più importanti realizzazioni, segnaliamo Playball (2008), My Stamping Ground (2009), These Are a Few of My Favourite Things (2010), Love is in the Air (2011), Nocturne, for Resolution! (2012). Oltre alla sua carriera di raffinato e acclamato solista, Sooraj lavora con diverse compagnie di teatro-danza (Balbir Singh Dance Company, Shobana Jeyasingh Dance, Sampradaya...). Nell'ambito di tali collaborazioni, il nataka Sakuntala (regia di Tommaso Iorco) è certamente una delle esibizioni più significative.

TOMMASO IORCO

iorco

Poeta e drammaturgo, grazie alla formazione teatrale si esibisce spesso come attore e regista. Nel 1989 ha fondato aria nuova, associazione culturale, compagnia teatrale, casa editrice. Tra i suoi spettacoli, Una stagione all’inferno (1993), Pangea (1994), Vandé Màtaram (1997), Magna Mater (2000), La luce della memoria (2002), L’aurora di una nuova specie (2005), Kaligone (2009), Sohamasmi (2012), Sakuntala (2014), Anima Mundi (2015). Ha partecipato a vari festival di teatro (“Festival Teatrale di Todi”, “Dolceaqua Teatro”, rassegna internazionale “Identità e differenza” - direttore artistico Luca Ronconi). Nel 1995 ha realizzato il video Kaosmos, accolto presso la Galleria d’Arte Moderna di Torino.
Sette i suoi testi poetici finora pubblicati:
Amritagni (1996), Alkesti (2001), L'opera della fenice (2004), Dana (2009), Circe (2011), Lila (2012), Versi sberleffi (2015),
suscitando il plauso di critici del calibro di Edoardo Sanguineti e Giorgio Bárberi Squarotti.
È anche autore di saggi (citiamo per tutti il monumentale Dai Veda a Kalki) e traduzioni (come nel caso dei sette volumi dell’Opera poetica di Sri Aurobindo, in versi italiani con testi originali a fronte).