SRI AUROBINDO

PERSEO IL LIBERATORE

(dramma lirico in cinque atti)

- Atto I, scena II -

ELENCO DEI PERSONAGGI DELLA SCENA
(in ordine di apparizione)
PERSEO: figlio di Zeus e di Danae.
IOLAO: figlio di Cefeo e Cassiopea, sovrani di Siria.
SIREA: servo nel tempio di Poseidone.
TIRNAO: anziano mercante babilonese.
SMERIDA: giovane mercante babilonese.
DERSETE : capitano dell’esercito siriano.
POLIDAONE: prete di Poseidone.
FINEO: re di Tiro.
SOLDATI.

L’intera scena si svolge sul litorale roccioso della Siria non distante dal tempio a Poseidone, al mattino, poco dopo il naufragio di un veliero caldeo.

Dopo il video dedicato alla poesia lirica di Sri Aurobindo (“Parole di Eternità”) e quello sulla Sua poesia epica (“Savitri: L’Aurora Simbolo”), è ora il momento della Sua poesia drammaturgia con questo “Perseo il Liberatore” (tra le sue diciotto scene complessive, abbiamo selezionato la seguente: Atto I, scena II).

Non è certo un caso se i più grandi drammaturghi del mondo (Kalidasa, Eschilo, Sofocle, Euripide, Plauto, Terenzio, Racine, Shakespeare, Corneille, Molière, Tasso, Calderon, Goethe, per limitarci ai maggiori) hanno composto i loro capolavori teatrali in versi poetici; a parte qualche rara eccezione, il Novecento si è dimostrato invece incapace di mantenere vivo questo alchemico connubio fra teatro e poesia, al punto che oggi (mentre un numero crescente di drammaturghi avverte finalmente l’esigenza di tornare a scrivere in versi) sono pochissimi i registi e gli attori capaci di rispettare la metrica e che sappiano dare il giusto risalto al sublime poetico… Generalmente, lo studio della metrica non è neppure contemplato tra le materie delle scuole di teatro italiane.

Sri Aurobindo ha scritto tutte e cinque le sue sublimi drammaturgie in “blank verse” (pentametri giambici sciolti — il verso usato da Shakespeare, per intenderci) e, per conseguenza, le relative traduzioni di Tommaso Iorco fanno ricorso all’endecasillabo, il metro principe della poesia italiana. Questo video intende pertanto offrire un esempio su come affrontare una scena teatrale rispettando il ritmo interno di ogni singolo endecasillabo, mettendo in risalto la sua incantevole magia poetica, senza tuttavia spezzare l’indispensabile consequenzialità dei dialoghi e la funzionalità e la fruibilità della messinscena (sebbene, in un video dimostrativo come il presente, in cui la fisicità degli attori è assente, abbiamo ritenuto opportuno ridurre al minimo gli enjambement che, in una realizzazione teatrale, andrebbero ovviamente inseriti con maggiore profusione, oltre a un utilizzo del tempo-ritmo più brillante).

In definitiva, speriamo di essere riusciti a offrire un esempio convincente, capace di stimolare concretamente la necessità di un nuovo modo di fare teatro fin dalla scelta dei testi, facendo tesoro di quanto di meglio è stato realizzato nel passato, delle stimolanti rivoluzioni contenute nelle più felici sperimentazioni novecentesche, per prendere lo slancio in direzione del teatro a venire.

N.B.: si consiglia l’utilizzo di auricolari per gustare appieno gli effetti audio.