Luglio 2003:

siamo lieti di annunciarvi l’uscita
di un nuovo, meraviglioso libro —

 VedaKalki.jpg

€ 22,50
ISBN 88-901049-0-2

660 pagine
(+ 24 pagine di illustrazioni fuori testo)
aria nuova edizioni


La scoperta di una vera e propria
“traditio perennis” (sanâtana dharma)
in perpetuo e progressivo compimento.


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PUO' UN SEMPLICE LIBRO
SCATENARE UNA RIVOLUZIONE?


Dai Veda a Kalki è un libro d’immenso fascino e insieme di grande rigore, opposto a ogni banalizzazione come pure a ogni accademismo.

Solitamente, i libri sulla cultura indiana appartengono a due generi del tutto differenti tra loro: o sono scritti da docenti universitari in modo così arido e freddo (e spesso fazioso) da non riuscire a superare il ristretto circuito accademico, oppure sono firmati da uno di quei fumosi personaggi della new-age che rendono la materia talmente banale da sfiorare la soglia del ridicolo (quando addirittura non la oltrevarcano).
Ebbene, il presente libro è un’assoluta novità anche da questo punto di vista, in quanto non rientra in alcun modo in questi due generi ma non intende neppure porsi a metà strada. Appartiene, semmai, a una TERZA VIA, vòlta a offrire una visione viva e vibrante, capace di comunicare mediante stimoli concreti. Non a caso, il suo Autore non è un cattedratico, bensì un artista, per il quale la parola si fa carne e sangue (essendo insieme poeta e regista teatrale).

Dai Veda a Kalki è una vera e propria miniera ricca di informazioni sugli inesauribili segreti della più antica tradizione spirituale del mondo.
I veggenti indiani, peraltro, non hanno mai preteso di essere gli unici depositari delle verità da loro scoperte nel corso delle loro personali esplorazioni: essi parlano infatti di “legge eterna” (sanâtana dharma), e sottolineano che tali verità possono essere appannaggio di chiunque.
Non a caso il termine “induismo” è stato coniato dagli studiosi occidentali, avidi di etichettare ogni cosa.
Oltretutto, la stessa sapienza indiana contiene in sé un incessante invito alla personale esplorazione; pertanto, uno studio meramente intellettuale si rivelerebbe alla fin fine un inconcludente passatempo.

Scardinando alcuni pregiudizi e notevoli luoghi comuni, per la prima volta ci viene offerta una panoramica dell’intera storia dell’India e del suo immenso contributo all’interno di una nuova e perentoria figurazione mondiale, come il suo sottotitolo — l’India nel disegno terrestre — lascia intravedere. Noi, figli di un mondo attraversato da una serie di cambiamenti epocali senza precedenti nella storia dell’umanità, dobbiamo prendere coscienza delle reali acquisizioni compiute nel passato, se vogliamo slanciarci con efficacia e piena consapevolezza in un futuro davvero ALTRO.

In un certo senso, si potrebbe dire che il libro prende spunto dall’India per arrivare a formulare alcune riflessioni assai attuali che riguardano il destino del pianeta in cui viviamo.

Nel mondo intero si avverte una preoccupazione crescente per le sorti di questa umanità. La scienza moderna, dopo Darwin, ha scoperto che se una specie distrugge l’ambiente in cui vive, finirà per autodistruggersi. Ma può anche darsi che ogni fine sia in realtà un nuovo inizio, e che l’età buia, il kaliyuga in cui viviamo, prepari segretamente una nuova e più meravigliosa età d’oro, il kritayuga ‘pre’visto dagli antichi rishi, i poeti-veggenti dell’India.

Tutti quanti, a livello planetario, stiamo vivendo un delicato e penoso processo di discesa nell’oscurità, esattamente come avveniva nelle antiche tradizioni iniziatiche in cui l’adepto doveva prima attraversare i gironi infernali per poter infine emergere nella luce della coscienza divina.

Il problema razziale resta uno dei problemi più delicati del mondo attuale, assieme allo sfruttamento e alla povertà del cosiddetto “Terzo Mondo”, all’impressionante crescita demografica mondiale (ci avviamo a lesti passi verso i 10 miliardi di esseri umani), ai problemi dell’inquinamento, delle manipolazioni genetiche, della delinquenza, della droga, dello sfruttamento. E, alla base di tutto, l’incapacità umana di superare gli angusti limiti dell’ego, causa di tutte le tensioni interiori e esteriori. Perciò si profila, all'orizzonte di questo III millennio appena incominciato, una grande sfida: la fine dell’uomo, o l’emergenza di un essere più evoluto, più cosciente, più genuino.

L’Autore (un artista completo, dotato di una «spiccata sensibilità poetica, autore di diverse raccolte di liriche e traduttore raffinato di testi sapienziali indiani», come ha scritto un critico) ci dice che noi possiamo essere i collaboratori coscienti di questa irreversibile trasformazione in atto, e affrettare in tal modo il processo evolutivo terrestre verso quel divino ânanda, quella Gioia da cui, secondo l’antica sapienza indiana, tutte le cose sono scaturite.

Non solo grandi mistici, ma anche artisti, filosofi, scienziati, hanno sempre considerato l’India, per usare le parole di Hegel, un «elemento essenziale della Storia», e questo libro ce ne offre un’intensa e attualissima testimonianza.
Nei suoi dodici capitoli, vengono analizzate con immensa ricchezza di particolari e con raro acume tutte le più importanti filosofie spirituali, a partire dal misticismo vedico-upanishadico, passando poi per il sâmkhya, lo yoga, il tantra, il vedânta, le correnti shaiva e vaishnava, il buddhismo, i moderni riformatori (tra cui Ramakrishna e Vivekananda), giungendo infine, in un crescendo di stupefacenti scoperte, al capitolo conclusivo, interamente dedicato a quello straordinario pioniere dell’evoluzione che è Sri Aurobindo.

Oltretutto, per la prima volta in Italia, questo libro rende pubbliche talune scoperte scientifiche comprovate con assoluta certezza e che in America, in Francia, in India, in Germania, stanno scardinando parecchi luoghi comuni sulla storia dell’India, sebbene l’attuale ostracismo imperialistico tenti di nascondere tali straordinarie scoperte sotto il solito teatrino di banalità quotidianamente sciorinato dai loro portavoce massmediatici.

«Tutto, senza eccezione alcuna, deriva dall’India», affermava F. von Schlegel.
«La chiave di tutto è nelle Indie», sosteneva Lamartine.
«L’India è il guru del mondo», ci assicura Sri Aurobindo.
Questo libro ci offre una suggestiva e rigorosa panoramica dei tesori che l’India è in grado di mettere a disposizione dell’intero pianeta — argomento peraltro assai attuale in questo nostro mondo, da una parte lacerato da gravi scontri etnici e da tentativi di appiattimento pseudo-culturale, dall’altra sempre più interessato a cercare in ogni cultura quei valori universali che possano essere integrati in una nuova figurazione mondiale che in realtà è già in atto, sebbene al momento sembri agire perlopiù dietro le quinte, contrastata dai grandi interessi economici mondiali che vorrebbero ridurre l’uomo al ruolo di semplice produttore-consumatore. Mentre, nella realtà delle cose, è proprio l’homo economicus che è destinato all’estinzione, affinché possa emergere quell’homo novus sognato dal neoplatonico Giordano Bruno.

Risulta sempre più evidente, oggi, che la storia è stata falsificata costantemente dai potenti. E più viene approfondito un qualunque argomento, più si trovano discordanze e assurdità tali da suscitare fondati dubbi. L’esperienza degli ultimissimi ricercatori ha mostrato come qualsiasi tema venga sottoposto a un’indagine ci mostra la presenza di un qualche falso. Ed è attraverso un’ordinata filza di menzogne che uomini senza scrupoli hanno impoverito Madre Terra e i suoi abitanti. È ora di aprire gli occhi! È urgente — da questa presa di coscienza può dipendere il futuro del nostro pianeta.

Lo sapevate che all’epoca della rivoluzione industriale inglese il Bengala era più ricco di quell’impero britannico che in pochi decenni lo ha invaso, diviso e impoverito?
E sapevate che la cosiddetta ‘indologia’ è nata per meglio dominare il popolo dell’India?
L’India è ormai considerata dagli scienziati come la civilità più antica in assoluto che si conosca, che nel suo flusso migratorio ha civilizzato quelli che Voltaire definì «i barbari dell’Occidente».

Ma Dai Veda a Kalki è solo in minima parte un libro-denuncia, né la sua rivolta si ferma a fattori economici o sociali; la sua reale forza sta nel fornirci conoscenze in grado di ribaltare l’attuale assetto mondiale, basato sullo sfruttamento, sull’oppressione, sulla manipolazione culturale (e prossimamente genetica!), sulla menzogna eretta a sistema.

Chiunque sia interessato alle sorti dell'umana specie (ovvero di ognuno di noi) potrà trovare in queste pagine una fonte genuina di riflessione e di conoscenze d’indubbio valore pratico e sperimentale. Dai Veda a Kalki è un documento raro, di grande fascino e d’immensa utilità

La prof.ssa Marilia Albanese, docente presso l’ISMEO di Milano, ha definito Dai Veda a Kalki «un testo che è indubbiamente impegnato e ricco di spunti di riflessione… davvero un notevole compendio della cultura indiana».
Il prof. Mauro Maggi, docente presso l’Università La Sapienza di Roma, ha riconosciuto «impegno e entusiasmo sinceri, frutto di una ricerca e un percorso personali».


SOMMARIO DELL’OPERA

• Introduzione

1. I Rishi vedici - pionieri dell’Immortalità

2. Le Upanishad - l’Everest del mondo

3. Sâmkhya - il metodo analitico

4. Yoga - l’arte di scoprire se stessi

5. La Bhagavad-Gîtâ - il canto del Beato

6. Il Vedânta - sublime grattacielo metafisico

7. I Purâna - una raccolta di fiabe vediche

8. I Tantra - la Potenza della Dea

9. Altre correnti del grande fiume

10. Buddha - la via al Nirvâna

11. L’India moderna - verso l’Apokálypsis

12. Sri Aurobindo
un dono dall’India per il mondo intero


Realizzato con una grafica elegante da una delle più prestigiose case tipografiche italiane (specializzata in libri d’arte, in particolare per il Museo d’Arte Moderna di New York), il libro Dai Veda a Kalki utilizza carta patinata di pregio e possiede una copertina plastificata opaca (la stampa è realizzata in ‘off-set’, per garantire il massimo della qualità). Le illustrazioni fuori testo — in tre blocchi separati di 4 fogli cadauno — sono state riprodotte avvalendosi dei più avanzati processi di computer-grafica esistenti, conferendogli così un’alta risoluzione. La legatura in filo refe garantisce la solidità e la durevolezza nel tempo. Il formato scelto — cm. 15x21 — assicura maneggevolezza e estrema facilità di trasporto. E, non da ultimo, il prezzo è stato tenuto il più basso possibile, affinché il libro potesse essere alla portata di tutte le borse.



INFORMAZIONI EDITORIALI


ARTICOLI DI APPROFONDIMENTO:

BIBLIOGRAFIA
(a cura di Tommaso Iorco)

CRITICHE
(raccolte dal CENTRO STUDI arya)

ERRATA CORRIGE
(CENTRO STUDI arya)


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