Pubblichiamo la nostra traduzione di una conversazione avvenuta fra Mère e Mona Sarkar in data 5 novembre 1967, incentrata su ‘Savitri’, il capolavoro poetico di Sri Aurobindo. Essendo stata annotata a memoria e solo parzialmente verificata da Mère, è possibile che la trascrizione originale non costituisca una riproduzione assolutamente fedele. La sostanza resta comunque di grande valore per tutti gli amanti di questa sublime epopea.
Mère: Tu leggi SAVITRI?
M.S.: Sì, Mère, sì.
Mère: Hai letto l’intera epopea?
M.S.: Sì, Mère, l’ho letta due volte.
Mère: E hai capito tutto quello che hai letto?
M.S.: Molto poco, ma adoro la poesia, è per questo che la leggo.
Mère: Non importa se non comprendi SAVITRI, leggilo comunque. Ti accorgerai che ogni volta che leggi, qualche cosa di nuovo ti verrà rivelato. Ogni volta avrai una nuova percezione, ogni volta costituirà una nuova esperienza; elementi che non erano presenti, cose che non comprendevi emergono, si chiariscono all’improvviso. Una visione inattesa sgorga costantemente attraverso le parole e i versi. Ogni volta che cercherai di leggere e capire, ti accorgerai che qualche cosa viene ad aggiungersi, qualcosa che era nascosto dietro si rivela in modo chiaro e vivo. Ti assicuro che i medesimi versi che avevi già letto, tempo prima, ti appariranno sotto una luce differente ogni volta che li rileggerai. E accade costantemente. La tua esperienza si arricchirà in continuazione, è una rivelazione a ogni passo.
Ma non bisogna leggere come si leggono altri libri, o le riviste. Bisogna leggere con la testa sgombra, con una mente bianca e pulita, senza che ci sia altro pensiero: occorre concentrarsi molto, restare vuoto, tranquillo e aperto; allora le parole, i ritmi, le vibrazioni penetreranno direttamente in questa pagina bianca, porranno la loro impronta nel cervello, si spiegheranno da sole senza che tu compia sforzo alcuno.
SAVITRI è sufficiente a trasportarti sulle vette più elevate. Se veramente si impara a meditare su SAVITRI, si riceverà tutto l’aiuto di cui si necessita. Per colui che vuole seguire questo cammino, è un aiuto concreto, come se il Signore stesso vi prendesse per mano e vi conducesse alla meta destinata. E, come se non bastasse, qualunque problema personale trova qui la sua risposta; qualsiasi difficoltà vi trova la sua soluzione — insomma, vi si trova tutto quello che occorre per praticare lo yoga.
Ha concentrato l’intero universo in un solo libro. È un’opera meravigliosa, magnifica e di una perfezione incomparabile.
Sai, prima di scrivere SAVITRI, Sri Aurobindo mi disse: «Mi sento spinto a lanciarmi in una nuova avventura; ho esitato all’inizio, ma ora sono persuaso. Non so in quale misura vi riuscirò. Confido nell’aiuto.» [I am impelled to launch on a new adventure: I was hesitant in the beginning, but now I am decided. Still I do not know how far I shall succeed. I pray for help]. E sai cosa significa?
Era — prima di proseguire, ti faccio questa premessa — era il Suo modo di esprimersi, pieno di umiltà e di modestia divine. Non ha mai… Non ha mai cercato di imporsi. E, in effetti, il giorno stesso in cui lo ha iniziato, mi ha detto: «mi sono lanciato con una nave senza timone sulle vastità dell’Infinito» [I have launched myself in a rudderless boat upon the vastness of the Infinite]. E, una volta incominciato, ha preso a scrivere pagina dopo pagina senza esitazione, come in presenza di un’opera già esistente lassù in alto che Lui non dovesse che ritrascrivere integralmente su carta con dell’inchiostro. In realtà, l’intera forma di SAVITRI è discesa in massa dalla più alta regione e Sri Aurobindo, per mezzo del Suo genio, si limitava a comporre i versi — con uno stile superbo e magnifico. Talvolta, interi versi sono stati rivelati e Lui li ha lasciati intatti; ha lavorato parecchio, senza stancarsi, affinché l’ispirazione giungesse dal più elevato piano possibile. E quale Opera ha creato! Sì, è una vera creazione, bastante a se stessa. È un’Opera unica. C’è tutto lì dentro: ed è esposto in una forma così semplice, talmente chiara; dei versi perfettamente armoniosi, limpidi ed eternamente veri. Bambina mia, ho letto tante cose in vita mia, ma non ho mai trovato qualcosa che possa essere paragonato a SAVITRI. Ho studiato le migliori opere in greco, in latino, in inglese e ovviamente in francese, anche in tedesco, e tutte le grandi creazioni d’Occidente e d’Oriente, comprese le grandi epopee; ma — lo ripeto — non ho mai trovato in nessun luogo qualcosa di paragonabile a SAVITRI. Tutte queste letterature mi appaiono vuote, piatte, aride, senza alcuna realtà profonda — tranne qualche rara eccezione… Ma perfino queste ultime non esprimono che una piccola frazione di quello che SAVITRI rappresenta. Che grandezza, che ampiezza, che realismo: è qualcosa di immortale e di eterno che ha creato. Ti dico ancora una volta che non esiste nulla di analogo nel mondo intero. Se anche si lasciasse da parte la visione della realtà, ovvero la sostanza essenziale che sta alla base dell’ispirazione, e si tenesse conto esclusivamente dei versi in sé, li si troverebbe comunque unici, di un genere classico nel senso più alto. Quello che ha creato, rappresenta qualcosa che l’uomo non può immaginare. Perché comprende tutto, tutto.
Si può dire pertanto che SAVITRI è una rivelazione; è una meditazione, una ricerca dell’Infinito, dell’Eterno. Se lo si legge con questa aspirazione verso l’Immortalità, la lettura stessa servirà da guida verso l’Immortalità. È in effetti una pratica yoga, una concentrazione spirituale, leggere SAVITRI; vi si può trovare tutto ciò di cui si ha bisogno per realizzare il Divino. Ogni passo dello yoga vi si trova indicato, ivi compreso il segreto di tutti gli altri percorsi spirituali. Certamente, se si segue sinceramente quanto è rivelato qui in ogni verso, si arriverà infine alla trasformazione dello yoga sopramentale. È davvero la guida infallibile che non abbandona mai, il suo sostegno è sempre presente per chi intende seguire il cammino. Ogni verso di SAVITRI è come un mantra rivelato che supera tutto quello che l’uomo possedeva come conoscenza e, reitero, le parole son disposte in modo tale che la sonorità del ritmo conduce all’origine del suono che è OM.
Bambina mia, sì, c’è proprio tutto: misticismo, occultismo, filosofia, storia dell’evoluzione, storia dell’uomo, degli dèi, della creazione, della Natura. In che modo l’universo è stato creato, e perché, a quale scopo, per quale destino. C’è proprio tutto. Lì dentro si possono trovare tutte le risposte a qualunque domanda. Tutto è spiegato, perfino il futuro dell’uomo e dell’evoluzione, tutto quello che nessuno ancora sapeva. Lo ha espresso con parole belle e chiare affinché gli avventurieri dello spirito interessati a risolvere il mistero del mondo possano comprenderlo meglio. Ma il mistero è ben nascosto dietro le parole e i versi e occorre salire fino al giusto livello della vera coscienza per scoprirlo. Tutte le profezie, tutto quello che accadrà è presentato con una chiarezza precisa e meravigliosa. Sri Aurobindo dona qui la chiave per trovare la Verità, per scoprire la Coscienza, per risolvere il problema di quello che l’universo rappresenta. Illustra anche come aprire la porta dell’Incosciente per permettere alla luce di penetrarvi e trasformarlo. Ha mostrato il cammino per liberarsi dall’ignoranza e ascendere fino alla sopracoscienza; ogni tappa, ogni piano di coscienza, come scalarlo, come superare i confini della morte e pervenire all’Immortalità. Si trova tutto il tragitto nel dettaglio e, percorrendolo, si possono scoprire cose assolutamente sconosciute all’uomo.
Ecco cosa è SAVITRI, e ben altro ancora. È una vera esperienza leggere SAVITRI. Tutti i segreti che gli uomini hanno scoperto, Lui li ha rivelati; ma anche tutto ciò che ancora ha da venire: tutto questo si trova celato in SAVITRI, sebbene occorra possedere la conoscenza giusta per individuarlo: l’esperienza dei piani di coscienza, l’esperienza del Sopramentale, perfino l’esperienza della conquista della Morte. Ha annotato tutte le tappe, indicato ogni passo per avanzare in modo integrale nello Yoga Integrale.
Tutto questo costituisce la Sua esperienza diretta e, la cosa più sorprendente, è che rappresenta la mia stessa esperienza. È la mia sadhana che ha descritto. Ogni tappa, ogni avvenimento, tutte le descrizioni, perfino i colori sono esattamente quelli che ho visto e le parole, le affermazioni sono esattamente quelle che io stessa ho udito. E tutto ciò prima di leggere il libro. Ho letto SAVITRI diverse volte, ma molto più tardi, mentre in principio, quando lo scriveva, me lo leggeva. Ogni mattino lo ascoltavo leggermi SAVITRI, la notte lo scriveva e al mattino me lo leggeva. E ho notato un fenomeno curioso, che giorno dopo giorno le esperienze che mi leggeva al mattino le avevo avute la notte precedente, parola per parola: sì, tutte le descrizioni, i colori, le immagini che avevo visto, le parole che avevo udito, tutto, ma proprio tutto, lo riascoltavo da Lui, formulato in poesia, in una poesia miracolosa. Già, erano esattamente le mie esperienze della notte precedente che Lui mi leggeva il mattino seguente. E non avveniva in modo casuale, ma puntualmente, giorno dopo giorno. E ogni volta io confrontavo quanto Lui mi diceva con le esperienze ricevute, ed erano sempre corrispondenti. Ribadisco: non accadeva che io gli raccontassi le mie esperienze e che Lui le trascrivesse in un secondo momento, no, Lui sapeva che le avevo vissute. Sono le mie esperienze che Lui ha trascritto nel testo, ed erano al contempo le Sue esperienze. È insomma l’immagine della nostra avventura, compiuta insieme, verso l’ignoto o, piuttosto, verso il Sopramentale.
Si tratta di esperienze vissute da Lui, delle realtà, delle verità sopracosmiche. Ha vissuto tutte quelle esperienze proprio come si sperimenta la gioia e il dolore sul piano fisico. Ha camminato nelle tenebre dell’incoscienza, accanto alla morte, ha sopportato le sofferenze dell’oscurità, ed è uscito dal fango, dalla miseria terrestre per respirare la Pienezza suprema e entrare nel supremo Ananda. Ha attraversato tutti questi reami, ne ha subito le conseguenze, ha sofferto e sopportato fisicamente qualcosa di inimmaginabile. Nessuno finora aveva sofferto come Lui. Ha accettato la sofferenza per trasformarla nella gioia dell’unione con il Supremo. È qualcosa di unico e di incomparabile nella storia della terra. È una cosa mai accaduta prima d’ora; è stato il primo ad avere tracciato il cammino nell’ignoto affinché noi potessimo camminare con sicurezza verso il Sopramentale. Ha reso il lavoro possibile per noi. SAVITRI, è tutto il Suo Yoga della trasformazione, e questo Yoga, è la prima volta che si manifesta nella coscienza terrestre.
Ma io credo che l’uomo non sia ancora pronto a riceverlo. È troppo alto e troppo vasto per l’umano attuale. Non può comprenderlo, afferrarlo, perché non è con la mente che si può comprendere SAVITRI. Occorrono esperienze spirituali per capirlo e assimilarlo. Più si avanza nel cammino dello yoga, più e meglio lo si penetra. No, è qualcosa che potrà essere apprezzato solo nel futuro, è la poesia di domani, di cui Lui ha parlato in The Future Poetry. È troppo sottile, troppo raffinato, non è con o per mezzo della mente, è nella meditazione che si rivela SAVITRI.
E taluni hanno l’audacia di paragonarlo e di confrontarlo all’ispirazione di un Virgilio o di un Omero. Non capiscono, non possono capire. Che cosa ne sanno? Niente di niente. Ed è inutile tentare di far loro comprendere. Se ne conoscerà il vero valore solo in un lontano futuro. È solo la nuova specie con la nuova coscienza che potrà capire. Ti assicuro che non c’è nulla sotto il cielo che si possa paragonare a SAVITRI. È il mistero dei misteri. È una super-epopea, si tratta di meta-letteratura, meta-poesia, meta-visione; è un lavoro supremo anche dal punto di vista della quantità di versi. No, queste parole umane non sono adatte a descrivere SAVITRI. Sì, occorre fare uso di superlativi, di iperbole per descriverlo. È una iper-epopea. Ma le parole non esprimono nulla di ciò che è SAVITRI, per lo meno io non trovo le parole adeguate. È immenso il suo valore — valore spirituale e tutti gli altri valori; eterno è il suo soggetto, infinito il suo significato, miracoloso il suo modo e potere esecutivi, è una cosa unica, più entri in suo contatto e più vieni sollevato in alto. Ah, è davvero qualcosa! È la cosa più bella che Lui abbia lasciato all’uomo, la più alta possibile. Quando l’uomo se ne renderà conto? Quando seguirà una vita di verità? Quando accetterà una cosa simile nella propria vita? È qualcosa ancora a venire.
Bambina mia, leggi SAVITRI ogni giorno; leggilo nel modo giusto, con la vera attitudine, concentrati un poco prima di aprire le pagine e cerca di avere la testa più sgombra possibile, assolutamente senza pensieri. Ti dico che se cerchi di concentrarti davvero con una simile aspirazione, potrai accendere la fiamma, la fiamma psichica, la fiamma purificatrice in pochissimo tempo, forse addirittura nel giro di qualche giorno. Quello che non ti è possibile fare in circostanze normali, lo farai grazie a SAVITRI. Prova e vedrai la differenza, come tutto è nuovo se leggi con questa attitudine, con questo qualcosa dietro la tua coscienza; come si trattasse di una offerta a Sri Aurobindo. Sai, è carico, talmente sovraccarico di coscienza; SAVITRI è come un essere, una vera guida. Ti dico che chiunque voglia praticare lo yoga, se cerca sinceramente e se ne sente la necessità, potrà grazie a SAVITRI elevarsi al più alto livello della scala dello yoga, potrà trovare il segreto che SAVITRI rappresenta. E senza l’aiuto di un guru. E potrà praticare dappertutto. SAVITRI sarà la sua guida, bastante a sé, perché tutto quello di cui avrà bisogno, lo troverà in SAVITRI. Se rimane assolutamente tranquillo quando si trova davanti a una difficoltà, oppure quando non sa come mettere il piede per avanzare e come superare un ostacolo, per tutte queste esitazioni e queste incertezze che ci colgono a ogni istante, riceverà le indicazioni volute e l’aiuto di cui necessita. Se resta completamente calmo, aperto, se aspira sinceramente, sarà costantemente condotto come per mano. Se ha la fede, la volontà di donarsi e la sincerità essenziale, arriverà alla meta finale.
In definitiva, SAVITRI è qualcosa di concreto, di vivo, è interamente pervaso di coscienza, è la conoscenza suprema al di sopra di tutte le filosofie e le religioni umane. È la via spirituale, lo yoga, la tapasya — la sadhana, tutto, nel suo corpo unico.
SAVITRI possiede un potere straordinario, proietta le vibrazioni per colui che è in grado di riceverle, le vere vibrazioni di ogni tappa della coscienza. È incomparabile, è la Verità nella sua pienezza, quella Verità che Sri Aurobindo ha calato sulla terra.
Bambina mia, occorre cercare il segreto che SAVITRI rappresenta, il messaggio profetico che Sri Aurobindo rivela per noi tutti. Questo è il lavoro che ti attende, è arduo ma ne vale la pena.
Mère